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MNC, VETERINARI TERZI IN EUROPA

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“Numeri da prendere con beneficio d’inventario”, scrive il giornalista William Beccaro nell’articolo dedicato ieri da Repubblica alla medicina non convenzionale in veterinaria. Ma intanto si snocciolano cifre. Sarebbero 500 i veterinari italiani che si occupano di mnc piazzandosi al terzo posto in una classifica europea dominata dai colleghi francesi.”Nessun medico veterinario è un omeopata integralista- si legge nell’articolo- gli studi e l’esperienza fatti con la medicina tradizionale permettono al veterinario “alternativo” di sapere quando è il caso di consigliare il classico antibiotico e quando invece ci sono i tempi e i modi per perscrivere un rimedio omeopatico”. Nello studio del veterinario, scrive Beccaro, gli animali ci arrivano per tre distinte vie: o perchè obbligati dal padrone a ricalcarne la scelta per la medicina alternativa o perchè affetti da patologie che la medicina tradizionale non ha saputo curare oppure, infine, perchè i loro padroni li vogliono preservare dalla contaminazione da antibiotici o altri medicinali ritenuti troppo aggressivi. I rimedi elencati da Repubblica: iperico per dolori, estratto di eufrasia per congiuntiviti, brionina o aconitina per bronchiti, arnica o piantaggine per ferite e contusioni, anemonia per gravidanze isteriche, granato per vermi solitari, scutellaria per nevrosi animali, sulfur per panico da auto, cocculus indicus per gatti agitati. “ Sulla medicina non convenzionale si può scrivere qualunque cosa e continueremo a leggere qualunque cosa - commentano in ANMVI - fino a quando il settore non sarà adeguatamente regolamentato a livello legislativo, professionale ed anche all’interno del programma ECM. Solo pochi mesi fa l’ANMVI aveva invitato l’on Lucchese per discutere la proposta di legge sulle medicine non convenzionali che in commissione parlamentare sta vivendo da mesi traversie e battute d'arresto. A Cremona, nella sede dell'ANMVI il parlamentare UDC aveva annunciato un maxiemendamento per sbloccare le questioni irrisolte della proposta normativa e così conciliare la crescente domanda della società con le risposte delle professioni medico-sanitarie. In quella occasione, Lucchese incassò il parere favorevole dell'ANMVI e delle maggiori sigle della veterinaria impegnata nelle medicine complementari: UMNCV, SIMVENCO e SIAV. E' di questi giorni, infine, la proposta del Comitato Permanente di Consenso per le mnc sui quattro obiettivi formativi che potrebbero far rientrare queste discipline nel programma ECM.