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CASTELLI: LE PROFESSIONI A ME

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Uno schema di provvedimento non è pronto. Ma l’impianto del nuovo testo di riforma degli ordini professionali porterà la firma del Ministro della Giustizia Roberto Castelli che in una intervista a Italia Oggi rivendica la titolarità del riordino. “Preferisco occuparmi in prima persona della legge"- ha detto Castelli- spiegando che la definizione del nuovo testo è alla fase conclusiva e sta per essere esaminato al prossimo consiglio dei ministri. “ Ci sta particolarmente a cuore il tema delle tariffe- ha proseguito il Ministro- che secondo noi vanno difese perchè garantiscono la qualità delle prestazioni professionali come ha ammesso anche l’Europa, mentre per il Senato, che si sta dando il suo contributo sarebbe meglio rivedere il sistema eliminando i vincoli più rigidi”. Il nuovo testo, probabilmente scritto insieme al premier Berlusconi secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore, prevede l’inserimento degli aspetti più significativi della Cavallaro- Federici all’esame del Senato nella bozza-Vietti. La modifica più consistente voluta dalla maggioranza del Governo è la riforma del Titolo V della Costituzione e di quell’articolo 117 che dovrebbe definitivamente restituire la materia professionale alla competenza esclusiva dello Stato. Ma i tempi per una modifica costituzionale sono lunghi. Il Ministro Castelli ha pertanto prefigurato un regime transitorio “ che tenga conto della legislazione attuale sino a quando la modifica del Titolo V non entrerà a regime”. Smorza i toni il Sottosegretario Vietti, da sempre in prima linea per il riordino giuridico delle professioni e autore di un progetto di riforma che ha il pieno consenso degli Ordini Professionali rappresentati dal CUP: “Non conta chi fa la riforma delle professioni - ha dichiarato al Sole 24 Ore di sabato scorso- conta come la si fa e che la si faccia tempestivamente”.