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VIETTI: LE PROFESSIONI ALLO STATO

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La riforma delle professioni dovrà tener conto dell'Art. 5 della Costituzione. Secondo Michele Vietti, Sottosegretario alla giustizia, intervenuto a Bergamo al Congresso Cni ( Consiglio nazionale ingegneri ), la maggioranza di Governo è pienamente d'accordo nel riportare allo Stato la competenza esclusiva in tema di libere professioni. Questo dovrebbe rendere più semplice la riforma del sistema professionale non dovendosi confrontare con le regioni che negli ultimi mesi avevano espresso posizioni molti diverse sul tema. Il testo di riforma che Silvio Berlusconi si è impegnato a portare al più presto al Consiglio dei ministri per una veloce approvazione partirà dalla bozza Vietti e considererà anche questa nuova posizione del Governo per quanto riguarda le materie di attribuzione alle regioni. Anche Pierluigi Mantini, Responsabile delle Professioni per la Margherita, intervenendo a nome dell'Ulivo, ha ribadito la necessità e l'urgenza di una riforma delle libere professioni e si è espresso favorevolmente ad una bozza Vietti bis ricordando però i punti importanti per la sua area politica: razionalizzazione e semplificazione dell'accesso alle professioni, eliminazione/ revisione dei numeri chiusi, migliori condizioni di tirocinio per i giovani, sviluppo delle società professionali ed interprofessionali, nuovo welfare per i professionisti. Su alcuni di questi punti il CUP si era già espresso in modo negativo e l'ANMVI ha già preso più volte posizioni contrarie alla revisione del numero chiuso, che anzi ritiene debba essere maggiormente contenuto, e sull'accesso alla professione che dovrebbe essere più serio e selettivo prevedendo anche un periodo di praticantato post laurea.