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AVIARE, SIRCHIA: RISCHIO CONCRETO

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E’ di ieri la firma di un accordo sanitario fra Italia e Cina per prevenire e tenere sotto controllo malattie trasmissibili come l’ influenza aviare e la Sars. L’accordo, siglato a Pechino dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia, prevede controlli piu' serrati sui passeggeri in viaggio fra Italia e Cina e un continuo scambio di informazioni 'trasparenti' fra i due Paesi su eventuali epidemie, e appositi sistemi di notifica rapida. Nelle scorse settimane l’annuncio di una ricercatrice cinese all’OMS, sulla presenza del virus dei polli nei maiali, ha riacceso l’allarme mondiale su una malattia che il Ministro Sirchia considera un “rischio concreto”, ma che il nostro Paese “ è in grado di fronteggiare”. E’ di fine agosto l’annuncio del titolare del Dicastero della Salute circa l’imminente operatività del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, per il Coordinamento fra le Regioni e il Governo delle emergenze sanitarie. La notizia dell’istituzione di questo centro venne data in anteprima dal Ministro Sirchia al convegno della FNOVI, a gennaio. In quella occasione il Ministro, alla presenza dell’Assemblea degli Ordini Provinciali Veterinari annunciò di aver presentato al Consiglio dei Ministri questo Centro e dichiarò che la veterinaria vi avrebbe fatto parte. Nella lettera che il Presidente dell’ANMVI, Paolo Bossi ha inviato al Ministro il 27 agosto si legge “ Il 16 gennaio scorso, al Convegno Nazionale della FNOVI a Roma, la nostra Categoria ha appreso in anteprima, e proprio dalle sue parole, dell’approvazione dal parte del Consiglio dei Ministri dell’istituzione del suddetto Centro. Come certamente ricorderà, Signor Ministro, in quella occasione, fra gli applausi della platea, sottolineò il ruolo della medicina veterinaria nel controllo delle infezioni animali che diventano infezioni umane e che l’istituendo Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie avrebbe visto la partecipazione della medicina veterinaria. Siamo quindi a testimoniare la piena disponibilità della Categoria che rappresentiamo ad entrare a far parte di questo sistema di controllo e prevenzione, mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze ed esperienze professionali che la veterinaria italiana può vantare".