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PRIMA MAPPA DEL RANDAGISMO A ROMA

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E’ stata presentata ieri in occasione del lancio della campagna “ Se lo ami proteggilo” la prima mappa del randagismo nella Provincia di Roma. L’ Assessorato Agricoltura e Ambiente-Ufficio Tutela Animali della Provincia di Roma ha reso noto le rilevazioni effettuate da febbraio a luglio di quest’anno sui 121 comuni della provincia di Roma, 4 comunità montane e 8 ASL territoriali. Riferiscono in Assessorato che oltre 400mila gatti e 330 mila cani fra strade, rifugi ed appartamenti. Un abitante su due della provincia di Roma vive con un animale domestico. Eppure a fronte di questi grandi numeri, alcune regole-base di una buona convivenza sono ignorate, il medico veterinario non è ascoltato come importante punto di riferimento, il cittadino con un animale domestico non conosce propri diritti e doveri, i Comuni si preoccupano in maniera troppo frammentaria degli obblighi assegnati loro per i canili, spendendo molto per l’emergenza senza risolverla e poco per la programmazione. Per questo l’Assessorato Agricoltura e Ambiente della Provincia di Roma con il proprio Ufficio Tutela Animali, istituito dalla Giunta Provinciale con una delibera dell’ottobre scorso ed operativo da sette mesi, ha riunito competenze e disponibilità dei 121 Comuni del territorio e dell’Ordine provinciale dei Medici Veterinari, presente il Presidente Tullio Scotti, per la prima volta tutti assieme in una campagna informativa che viene affissa e distribuita in questi giorni con manifesti, locandine, volantini e messaggi sui mezzi Atac-Trambus. “Questa iniziativa di sensibilizzazione, importante perché arriverà anche nei piccoli centri, fa parte di un percorso da noi inaugurato qualche mese fa con la distribuzione di una Guida sui cani e che prevede a breve altri atti concreti per un’adozione consapevole degli animali domestici attraverso facilitazioni sulle prestazioni veterinarie – ha detto Filiberto Zaratti Assessore all’Agricoltura e Ambiente della Provincia di Roma – non basta più dire infatti che è riprovevole abbandonare un cane o un gatto, peraltro si tratta di un reato, ma è necessario che le Amministrazioni pubbliche forniscano un aiuto concreto e creino sinergie positive come la nostra attivata con l’Ordine dei Veterinari, primi in Italia. Ulteriore passo sarà l’emanazione delle ‘Linee di Programmazione provinciale d’intervento sul randagismo’ che sostituiranno le precedenti del 1998 e la formazione dei consorzi dei Comuni sotto i 20mila abitanti per la realizzazione di canili-rifugio pubblici di cui il territorio è praticamente privo. E’ necessario quindi che la Regione Lazio nell’auspicato miglioramento della legge 34 del 1997 in vigore, affidi finalmente alle Province un ruolo importante che aiuti a superare la frammentarietà degli interventi e catalizzi energie e risorse”. ( fonte: Assessorato Agricoltura e Ambiente-Ufficio Tutela Animali della Provincia di Roma)