• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31993
cerca ... cerca ...

REGIONI:SI' CONDIZIONATO SU DL LA LOGGIA

Immagine
Nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 15 luglio scorso, le Regioni hanno espresso un sì condizionato al testo del decreto La Loggia sulle professioni. Il testo del Decreto potrà finalmente essere trasmesso alle Camere per la valutazione da parte delle Commissioni competenti ma sarà accompagnato da un elenco di modifiche proposte dalle regioni, che se non saranno recepite comporteranno un parere negativo sul decreto del governo. La conferenza ha infatti, deciso di attendere una controproposta dell’esecutivo prima di emettere un parere definitivo sul provvedimento. Si legge nel documento approvato nella seduta della Conferenza: “Poiché l’iter di approvazione del decreto legislativo in esame, ai sensi dell’art.1, comma 4, prevede che, dopo l’acquisizione del parere della Conferenza Stato-Regioni, lo schema sia strasmesso alle camere per l’acquisizione del parere da parte delle competenti commissioni parlamentari, dalle quali certamente potranno scaturire importanti proposte, la Conferenza dei presidenti si riserva di esprimersi in via definitiva con il secondo parere per essa previsto come definitivo”. “Abbiamo deciso – spiega Carla Guidi, assessore alla toscana e responsabile professioni per la Conferenza – di esprimere soltanto un parere riguardante il metodo seguito nell’elaborazione del provvedimento che secondo noi tradisce completamente lo spirito della legge 131/03. Per i contenuti, invece, bisognerà attendere il secondo passaggio, quando il governo ci dovrà dire se ha deciso di accettare oppure no le proposte di modifica che gli abbiamo consegnato. Il ministro è consapevole delle difficoltà della materia tant’è vero che ha deciso di seguire il percorso più complicato con un doppio passaggio di pareri”. La decisione delle Regioni, ha comunque permesso di proseguire nel confronto del decreto. Lo stesso La Loggia ha sottolineato: “Si consente di procedere nell’attuazione della legge 131/2003 e ci sarà il tempo per affinare il testo. Le Regioni hanno fatto una serie di osservazioni che, nella sostanza ci chiedono di definire meglio la fotografia della disciplina esistente in materia di professioni, per renderla sempre più aderente alla realtà. Noi d’altra parte non abbiamo intenzione di introdurre elementi nuovi. Per questi è in arrivo il contributo per la commissione Giustizia del Senato, messo a punto tra Giustizia, Istruzione e Affari regionali”. (Fonti: Italia Oggi, Il Sole 24 Ore).