• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31429

DDL TUTELA ANIMALE, ANIMALISTI CONTRARI

Immagine
All’ordine del giorno di oggi, la Commissione Giustizia del Senato ha posto, in sede deliberante, l’esame Discussione del disegno di legge “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”. Il testo è il risultato dell’accorpamento di molti progetti di legge ed è quello approvato nel luglio dell’anno scorso dal Senato. Il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Antonino Caruso, incontrando nei giorni scorsi le rappresentanze delle associazioni animaliste ha sottolineato di condividere l'amarezza per lo stravolgimento della legge, soprattutto ad opera della Camera dei Deputati nella terza sessione, sottolineando e condividendo soprattutto la contrarietà relativa ai poteri demandati alle regioni in materia di feste e manifestazioni con animali e ad altri punti. Tuttavia, il Presidente della Commissione Giustizia ha sottolineato che, in caso di modifica della legge, anche minima, il rischio è che essa, dovendo tornare in discussione di nuovo alla Camera dei Deputati, non venga approvata prima della conclusione dell'attuale legislatura. Le Associazioni animaliste ribadiscono in un comunicato diramato dagli “Animalisti Italiani” assoluta contrarietà della all'approvazione della legge sui maltrattamenti, poichè si tratta “ di un'ottima legge per 20 milioni di cani e gatti ma di una pessima legge per 700 milioni di animali: dalla legge sono esclusi caccia, pesca, zoo, circhi, allevamenti, macellazione, vivisezione e trasporti. Al Senatore Caruso è stata quindi avanzata al richiesta di ridiscutere la legge in Aula e approvare quantomeno alcune modifiche minime indispensabili. per evitare l'esclusione degli animali selvatici dal disegno di legge. Secondo la LIPU l'attuale formulazione non soddisfa, perché priva soprattutto gli animali selvatici delle tutele offertedall'articolo 727 del Codice penale e che senza di esse rischiano un pericoloso vuoto normativo e sanzionatorio.