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PDL ZANELLA: ESCLUSI GLI ESOTICI

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Professione Veterinaria ha intervistato l’on. Luana Zanella, parlamentare del Gruppo Verdi-Ulivo e membro della XXII Commissione Affari Sociali, sulla proposta di legge per esentare dall’IVA le prestazioni veterinarie. La proposta ha riscosso il pieno consenso dell’ANMVI, che però ha presentato all’onorevole alcune osservazioni. Il testo di legge infatti esenta le prestazioni veterinarie per gli animali domestici, ma esclude dai benefici fiscali quelle sostenute per la cura degli animali esotici e degli animali da reddito. Riguardo all’esclusione degli animali esotici, la parlamentare verde ha commentato quest’ultimo aspetto spiegando che “Molti di quelli che oggi sono ritenuti animali domestici o da compagnia, sono in realtà animali che innegabilmente vengono privati della libertà tenendoli in gabbia o in un acquario (uccelli, roditori, pesci, ecc.), o comunque costretti di fatto a vivere lontano dal loro habitat naturale (maialini nani, caprette tibetane, ecc.), e questo a prescindere dalle amorevoli cure e attenzioni che vengono rivolte loro dai proprietari. Questa è stata la discriminante che ci ha portato a prevedere la loro esclusione dai benefici della nostra proposta di legge. Abbiamo preferito in questo senso limitarci a considerare solo quegli animali effettivamente domestici, ossia quelli che in conseguenza della secolare vicinanza con l’uomo, hanno modificato i comportamenti e le loro caratteristiche, instaurando con questi un rapporto simbiotico di reciproco benessere. Rimane il fatto che l’aver considerato i soli cani, gatti e cavalli, significa comunque, nei fatti, comprendere la quasi totalità in termini percentuali degli animali domestici e da compagnia. E se l’opportunità di essere esentati dal pagamento dell’Iva per visite veterinarie effettuate a certi animali piuttosto che ad altri, dovesse seppur minimamente influenzare la scelta a favore dell’acquisto di un cane o di un gatto piuttosto che di un coniglio da tenere in gabbia, beh, non potrei che gioirne, perché anche questo è l’obiettivo che questa proposta di legge seppur indirettamente si pone.” L’intervista completa è pubblicata sul n. 24 di Professione Veterinaria in spedizione ai soci in questi giorni.