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UNIVERSITA', SALVIAMO IL NUMERO CHIUSO

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Un fermo no al ''colpo di mano che scardina il principio del numero programmato'' arriva dall'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani aderente, come l’ANMVI, a Consilp-CONFPROFESSIONI), che rilancia la battaglia contro la sanatoria per gli studenti che non superarono la prova di ammissione 2000-2001 ai corsi di laurea a numero chiuso in Odontoiatria, Medicina, Veterinaria ed Architettura e fecero ricorso al Tar. ''Sara' di nuovo la Camera dei deputati ad occuparsi degli studenti - ricorda l'Andi in una nota - Il Senato, infatti, ha di recente approvato il provvedimento di sanatoria''. Per riprendere e rilanciare la campagna contro questo provvedimento si e' tenuto un incontro fra il nuovo esecutivo dell'Associazione, guidato da Roberto Callioni, il presidente della Fnomceo, Giuseppe Del Barone e il presidente della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri (Cao), Giuseppe Renzo. Al termine e' stata concordata una sinergia d'azione ''affinche' la proposta approvata dal Senato trovi le necessarie e sostanziali modifiche alla Camera''. Creare il precedente di una sanatoria, sottolinea l'Andi, significa mancare di trasparenza nei confronti dei cittadini, ai quali lo Stato assicura prestazioni ad alto livello qualitativo; ma anche ''impedire al professionista di assicurare la qualita' della propria prestazione professionale, abbassare il livello della tutela nei confronti del cittadino, ledere i diritti degli studenti che avevano correttamente superato i test, impedire al corpo accademico lo svolgimento corretto della propria funzione docente''. Il principio del numero programmato, secondo l’ANMVI non può essere smentito nè esposto ad alcuna deroga. Per il Presidente della FNOVI, Domenico D’Addario “ L’ammissione di studenti in sovrannumero cozza con l’esigenza dell’università di garantire, con strutture e un numero di docenti adeguati una formazione appropriata”. (fonte:AdnKronos Salute)