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LINGUA BLU: UMBRIA, PIANO PROFILASSI

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Facilitare la movimentazione degli animali sensibili alla malattia della “lingua blu” (blu tongue), uniformando le procedure di autorizzazione e controllo tra le varie regioni, al fine di assicurare un alto livello di sicurezza sanitaria. E’ questa la finalità di un documento, elaborato dal Coordinamento tecnico interregionale per la lotta alla “blu tongue”, attualmente in discussione alla Conferenza dei presidenti delle Regioni, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla sanità Maurizio Rosi e immediatamente operativo.
Nel testo, che regolamenta la mobilità interregionale di bestiame (animali da macello, vitelli da latte, animali in transumanza ed alpeggio, bovini ed ovicaprini in genere) proveniente da regioni oggetto di restrizioni, vengono uniformate, dettagliate e codificate le procedure relative alle autorizzazioni, ai controlli e allo scambio di informazioni tra servizi e presidi veterinari, cui dovranno uniformarsi tutte le regioni del nostro Paese.
Allo scopo di rendere più efficaci le misure di contrasto della diffusione del morbo, è prevista l’istituzione di un Tavolo tecnico nazionale, coordinato dal Ministero della salute e con la partecipazione delle Regioni, degli Istituti zooprofilattici e del Centro di referenza nazionale per il benessere animale. Il tavolo nazionale, alla luce dell’esame dell’attività svolta, dovrà preparare un piano pluriennale complessivo per la gestione della malattia nel territorio nazionale, a partire dalla prossima campagna 2004-2005. Agli Istituti zooprofilattici – è sottolineato nel documento – dovrà essere assicurata una più ampia e rapida possibilità di sorveglianza attraverso l’esecuzione di immediati accertamenti diagnostici nei territori di competenza.
La Regione dell’Umbria ha già provveduto, con propria delibera del maggio scorso, a regolamentare i trasferimenti di bestiame sensibile alla “blue tongue” all’interno del territorio regionale. ( Comunicato della Regione Umbria)