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CANI PERICOLOSI, PROPOSTA IN TOSCANA

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“Regolamentazione della gestione potenzialmente pericolosa del cane”. Si chiama così la proposta di legge della Regione Toscana in corso di presentazione oggi a Firenze all’Auditorium del Monte dei Paschi di Siena. Alla presentazione interviene Federico Gelli, Presidente della Commissione Sanità del Consiglio della Regione. La legge istituisce un Osservatorio Regionale per la profilassi della rabbia e per la Prevenzione delle Morsicature Canine, al quale le Aziende Sanitarie inviano alla fine di ogni semestre i dati sulle morsicature canine. L’Osservatorio è presieduto dal dirigente della struttura regionale competente e composto da un Medico Veterinario di un’Azienda ASL, un Medico Veterinario che abbia conseguito un titolo universitario post-laurea di secondo livello in Etologia degli animali d’affezione, denominato Veterinario Comportamentalista, un rappresentante regionale dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) e da un docente universitario di Etologia Veterinaria. I dati regionali relativi alle morsicature vengono elaborati dall’Osservatorio per identificare i profili di rischio dei cani gestiti in modo potenzialmente pericoloso da segnalare all’Assessorato alla Sanità della Regione. L’Osservatorio promuove inoltre nelle scuole l’adozione di progetti didattici che favoriscano l’instaurarsi di una corretta relazione uomo-animale, svolti da Veterinari Comportamentalisti o da altri laureati in discipline biologiche che abbiano conseguito un titolo universitario post-laurea di secondo livello in Etologia degli animali d’affezione. la proposta di legge istituisce corsi per cani morsicatori e per quelli ritenuti potenzialmente pericolosi. I Servizi Veterinari delle ASL si occuperanno dell’organizzazione dei corsi, avvalendosi della collaborazione di Veterinari Comportamentalisti, di Educatori Cinofili, dalle Facoltà di Medicina Veterinaria e dall’ENCI. I proprietari che non adempieranno agli obblighi di legge, saranno puniti con sanzioni amministrative per il quale le quote sono ancora da definire. L’incontro di oggi a Firenze è promosso dalla facoltà di veterinaria di Pisa. “La problematica legata ai cani cosiddetti pericolosi - spiega il preside Vittorio Tellarini- ha animato le cronache dell’estate 2003, ma come spesso accade, terminata l’emergenza, si sono abbassate le luci e, dopo la discussa Ordinanza Ministeriale del settembre scorso, l’interesse della Sanità Pubblica nei confronti del fenomeno sembra essersi esaurito. Nella consapevolezza che non esistono cani pericolosi, ma piuttosto cani gestiti in modo pericoloso e che l’efficacia di qualunque provvedimento debba essere posta in stretta relazione con una scientifica valutazione del fenomeno, abbiamo promosso una legge specifica”.