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PUBBLICITA’, ORDINI DA TESAURO

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Quanto gli ordinamenti professionali sono “ proporzionali” alla tutela degli interessi di utenti e professionisti? Quanto pesa la regolamentazione ordinistica sulla possibilità di farsi pubblicità? L’applicazione del test di proporzionalità inizia questa settimana dai ragionieri e proseguirà con gli avvocati, ma il confronto tra ordini e Antitrust non si esaurirà con queste professioni. Il presidente dell’Antitrust, Giuseppe Tesauro, scrivendo agli avvocati ha infatti espresso l’intenzione di “organizzare incontri con gli esponenti degli organismi rappresentativi di professioni la cui regolamentazione appare caratterizzata da ingiustificate restrizioni alla concorrenza”. Al centro del dibattito la relazione sulla concorrenza nei servizi professionali adottata il 9 febbraio scorso dalla Commissione Europea. L’Antitrust, raccogliendo le indicazioni del Commissario Europeo alla concorrenza, auspica autoriforme da parte degli Ordini; in mancanza di adeguamenti Bruxelles ha anche ipotizzato procedimenti istruttori per violazione della libera concorrenza, o da parte delle autorità comunitarie o delle Antitrust nazionali. Il nodo è sulla pubblicità, rigidamente regolamentata dalla deontologia di molte professioni ed ammessa, con molte regole, solo come “pubblicità informativa.”( fonte: IL Sole 24 Ore)