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MEDICI, FINITA L’ESCLUSIVA

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La Camera ha approvato la fiducia posta dal Governo sul decreto con interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica. I voti favorevoli sono stati 294, i contrari 208. Il decreto cancella l'irreversibilita' della scelta fra pubblico e privato e concede ai medici la possibilita' di decidere, ogni anno, se esercitare la libera professione in esclusiva con il Ssn o nelle strutture private. Ecco le dichiarazioni della maggioranza: ''La libera professione - sottolinea Cesare Ercole, della Lega Nord - e' un diritto fondamentale e irrinunciabile dei medici, indipendentemente dal luogo e dalla natura dell'attivita' svolta. Il medico non e' un burocrate a mezze a maniche: le modifiche previste dal decreto sono un primo passo, parziale, ma chiaro per un sistema sanitario con meno burocrazia e piu' qualità'''. ''E' un'offesa essere accusati della distruzione del Ssn - sostiene Eolo Parodi di Forza Italia - ma se lo vogliamo migliorare e adeguare ai nuovi bisogni del Paese, non possiamo farne una questione ideologica. Restituiamo ai medici, che sono i meno pagati e piu' maltrattati d'Europa, diritti di liberta' e stiamo lavorando per il rinnovo dei contratti e delle convenzioni. Le dichiarazioni di voto: l'opposizione Rosy Bindi, della Margherita ha dichiarato alla Camera durante il voto: "Il governo chiede per la seconda volta la fiducia prima per smantellare le pensioni e poi per controriformare la sanita', due questioni cruciali che toccano la vita di milioni di famiglie. E questo senza che il Parlamento possa discutere, senza il confronto con le parti sociali, ignorando le Regioni. Questo Dl mette a rischio la tenuta del Ssn, con misure clientelari, mentre altri e ben piu' pesanti sono i problemi della sanita' e i bisogni dei cittadini''.