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PRESTAZIONE INUTILE? DITELO AI CLIENTI

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E’ doveroso da parte del professionista informare il cliente tutte le volte in cui è certo o molto probabile che la prestazione professionale non conseguirà i risultati richiesti. Per la seconda sezione della Cassazione (sentenza 8507/2004) il professionista non ha diritto al compenso se non informa il cliente dell’eventuale inutilità della prestazione richiestagli. Il professionista al quale sia contrattualmente richiesta una prestazione , per la correttezza che deve connotare il comportamento dei contraenti, deve anche informare il cliente delle ragioni per cui la prestazione potrebbe non consentirgli di conseguire il risultato desiderato. Non solo, per la Cassazione la professionalità si esplica anche nella "dissuasione" del cliente, il quale non è in grado di individuare le ragioni dell’inutilità della prestazione, non essendo dotato dell’esperienza e delle conoscenze del professionista. Questi principi valgono per tutte le categorie di professionisti: nella citata sentenza la Suprema Corte li estende infatti a professioni tecniche, giuridiche, economiche e sanitarie. All’origine del contenzioso, da cui è scaturito il pronunciamento della Cassazione, c’è il caso di un geometra che aveva accettato l’ incarico di presentare domanda per il cambio di destinazione d’uso di un capannone agricolo, una domanda che era già stata avanzata e respinta irrevocabilmente. Poichè il geometra ne era al corrente e di questo non aveva informato il cliente, la Cassazione ha stabilito che nessun compenso gli sia dovuto. ( Il Sole 24 Ore, 17/05/04)