Sono da considerarsi “ territori con infezione in atto” le seguenti Province: L’aquila, Reggio Calabria, Rimini, Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine, Frosinone, Rieti, Taranto, Cagliari, Nuoro, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. In tutto sono 21 i “territori epidemiologicamente sconosciuti”, in base alla circolare trasmessa ieri ai destinatari di settore dalla Direzione Generale della Sanità Veterinaria degli Alimenti, che rettifica la precedente nota del 3 maggio scorso. Invariato il numero delle Province, diversa invece l’attribuzione della definizione di “territori con infezione in atto” in base alla sorveglianza per la febbre catarrale degli ovini. Al riguardo il Ministero della Salute provvede ad aggiornamenti settimanali. Dall’analisi dei dati risultanti dal Sistema nazionale di sorveglianza della Blu Tongue, la Direzione della Sanità Veterinaria del Ministero della Salute aveva evidenziato alla fine di aprile che alcune Province “hanno svolto meno del 50% dell’attività prevista; pertanto, sono da considerarsi territorio con situazione epidemiologica sconosciuta” e dovranno applicare le misure previste per i territori con infezione in atto.
