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DECRETO LA LOGGIA, PRIMO SI’ DEL GOVERNO

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Il Consiglio dei Ministri ha esaminato venerdì scorso, in via preliminare, lo schema di decreto legislativo per la ricognizione dei principi fondamentali in materia di professioni. Il provvedimento, presentato dal Ministro per gli Affari Regionali, Enrico La Loggia, è assoggettato ad una particolare procedura che prevede una doppia sottoposizione al parere della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari competenti. Venerdì, dal Governo, è arrivato il primo sì alla “scheda di lettura” curata dallo stesso Ministero degli Affari Regionali, una sorta di presentazione del provvedimento e delle sue finalità. Queste le competenze esclusive attribuite allo Stato: esame di stato, individuazione delle figure professionali intellettuali, riconoscimento dei titoli, tutela della concorrenza, disciplina degli ordini e delle attività attinenti l’ordine pubblico, iscrizione agli albi, disciplina del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, protezione dei dati personali trattati nell’esercizio dell’attività professionale, disciplina del rapporto di lavoro, società e associazioni professionali e responsabilità dei professionisti, determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Nell’esercizio della competenza legislativa in materia di professioni, le Regioni sono vincolate al rispetto di una serie di “principi fondamentali”, della Costituzione, dell’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Al confronto sul “decreto La Loggia, secondo le intenzioni espresse in conferenza stampa dai Ministri Castelli e La Loggia, seguirà la vera e propria riforma delle professioni. “Non c’è alcuna battuta d’arresto- hanno assicurato i Ministri- la materia è molto sentita dal Governo”.