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BTV, ASL CAGLIARI RASSICURA ALLEVATORI

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«Nessun pericolo negli ovili proviene dai vaccini contro la blue tongue». Il servizio di veterinaria della Asl 8 in via Bacaredda a Cagliari esclude che le ultime, recenti, morti di pecore denunciate in alcuni ovili nelle campagne di Assemini possano dipendere dalla recente somministrazione del vaccino. «Le morti delle pecore registrate riguardano casi ancora aperti di focolai di blue tongue», assicura il veterinario Mario Lai. Nessuna conseguenza dal vaccino. «A noi non risulta nemmeno- aggiungono dal servizio di veterinaria di Cagliari- che gli ovini vaccinati abbiano diminuito la produzione del latte». Confortanti per gli allevatori anche le rassicurazioni che arrivano dalla Coldiretti. «Se il caso di insofferenza al vaccino denunciato ad Assemini fosse stato confermato- dichiara il presidente regionale Marco Scalas- sarebbe stato l’unico in tutta la Sardegna». «Vediamo gli animali morire sotto i nostri occhi», lamentano gli allevatori, ai quali Coldiretti ricorda che «qualsiasi conseguenza possa essere provocata dalla somministrazione del vaccino contro la blue tongue proveniente sarà rimborsata agli allevatori così come prevede lo stesso dispositivo emanato l’anno scorso dal ministero alla Sanità». Sugli ovili sardi intanto resta alto il livello di guardia con continui controlli. Il presidente della Coldiretti, Marco Scalas, muove invece qualche appunto ai responsabili sanitari del settore. «Si sta somministrando un vaccino nuovo», sottolinea Scalas, «e allora sarebbe opportuno monitorare continuamente la situazione, visitando più spesso gli ovili rispetto a quanto invece sta avvenendo in questo periodo». Veterinari più presenti sul campo di battaglia, insomma. «È vero che stiamo somministrando agli ovini un vaccino più forte, diverso, rispetto ai precedenti degli altri anni», ammette il responsabile Mario Lai, «però la situazione ritengo sia sotto controllo, anche se mi riserbo di risentire i colleghi che lavorano sul campo per avere maggiori ragguagli». Il problema non avrebbe, per ora, dimensioni tali da preoccupare. «Si tratta di casi sporadici, isolati», ribadisce ancora Lai, «rispetto alla campagna vaccinale che stiamo conducendo, perché si tratta di un farmaco più forte rispetto agli altri utilizzati in precedenza. ( animalieanimali.it/L’Unione Sarda)