• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31429

MEDICI, CURSI: PRESTO FINE ESCLUSIVITA’

Immagine
La fine dell’esclusività nel rapporto dei medici con il Servizio Sanitario Nazionale ''sara' introdotta come emendamento nel corso della discussione in Senato del decreto legge sulle Emergenze sanitarie, ripresentato e riformulato dopo la recente bocciatura in Senato, per due soli voti''. Lo ha reso noto ieri il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi , a margine dei lavori del Forum Sanita' Futura. Cursi ha aggiunto che l'esame del decreto riformulato è cominciato ieri in Commissione sanita'. Il nuovo decreto si chiama 'Interventi urgenti per contrastare i pericoli di salute pubblica' e ha 60 giorni di tempo per essere convertito in legge. Tale decreto istituisce un Centro di coordinamento fra istituzioni nazionali e regionali per la valutazione e la gestione dei rischi di malattie infettive e di eventuali attacchi di bioterrorismo, oltre che per le comunicazioni agli operatori e alla popolazione. Per questo Centro sono state stanziate risorse per 32,650 milioni di euro nel 2004 e 25,450 milioni nel 2005. ''In questa sede - ha precisato il sottosegretario Cursi - dovrebbero essere introdotti due emendamenti. Uno di essi introdurra' la norma che definisce la fine del rapporto di esclusivita' dei medici''. Non e' ancora chiaro quale maggiore onere quest' ultimo emendamento comportera' e come sara' finanziato, perche' ''sara' necessario - ha detto Cursi - trovare le risorse per estendere a tutti le indennita' attualmente riservate a chi ha scelto il rapporto esclusivo col Servizio Sanitario Nazionale''. L’ex ministro della sanità Rosy Bindi ha commentato: ''Il sottosegretario Cursi conferma con l'annuncio di controriforma del rapporto esclusivita' dei medici il modo spregiudicato con cui questo governo e' solito agire in sanità'' Senza risorse e senza investimenti veri, con le regioni che ancora attendono da due anni i trasferimenti del Fondo e i medici costretti a scioperare per difendere la sanità pubblica e per un rinnovo contrattuale che non arriva, come si spera di rendere appetibile una controriforma cosi' smaccata'' . ''E' evidente che il Governo vuole abbandonare il servizio sanitario nazionale, dequalificare settori importanti della sanita' pubblica i cui costi economici e sociali saranno pagati dai cittadini'''. (ANSA).