Gli assessori regionali alla sanità, riuniti a Cernobbio, hanno redatto un documento con il ministro della sanità, Girolamo Sirchia, che sarà sottoposto alla ratifica della prossima Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle province autonome. Il documento si colloca comunque in una confermata situazione critica generale dei rapporti Stato-Regioni su questioni finanziarie che interessano anche la sanità. ''Il documento siglato ieri – ha detto Fabio Gava- l'assessore veneto che e' anche coordinatore degli assessori regionali - era preparato da tempo, anche se la parte finale e' stata fortemente discussa e limata nei giorni scorsi''. Per Gava ''la firma di questo documento non significa che la situazione generale, per quanto riguarda il rapporto tra Regioni e governo, si sia modificata. Noi vediamo con apprezzamento il documento, ma rimangono ferme le criticita' che erano gia' state evidenziate, relative ai famosi punti non indifferibili che erano stati posti in essere. Soprattutto, per quanto riguarda la preoccupazione del finanziamento sanitario''.
Nel documento si sottolinea che “la rivoluzione tecnologica e demografica intervenuta nell’ultimo decennio ha posto tutti gli Stati occidentali di fronte all’evidenza che i nuovi e vecchi bisogni della popolazione richiedono l’impiego di crescenti risorse. Malgrado ogni Paese, inclusa l’Italia, abbia aumentato i fondi per la sanità, la crescita della spesa risulta ancora maggiore”.
Il Ministro della Salute e gli Assessori regionali alla Sanità sono concordi nel ritenere che due siano le linee di intervento necessarie: 1) ottenere maggiori finanziamenti pubblici per affrontare meglio l’area socio-sanitaria e, in particolare, la non-autosufficienza delle persone anziane; 2) razionalizzare maggiormente il Servizio Sanitario esistente, così da aumentarne l’efficienza e la qualità.