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SIRCHIA: DEVOLUTION NON CATASTROFICA

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I livelli essenziali di assistenza (Lea) ''resteranno nell'esclusiva competenza dello Stato: non c'e' dunque possibilita' che con la devolution si creino sistemi sanitari profondamente diversi da regione a regione''.
Lo ha affermato il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, durante la trasmissione di Raitre 'Ballaro''. Sirchia ha quindi escluso il rischio che la devolution determini la nascita di 21 sistemi sanitari diversificati tra loro. Gia' oggi, senza la devolution, ha affermato, ''siamo in una condizione in cui la sanita' e' nelle mani delle regioni. La devoluzione - ha precisato il ministro - modifica solo alcuni poteri portandoli esclusivamente nella potesta' regionale: in particolare, si tratta delle modalita' organizzative dell'assistenza sanitaria''. Affermazioni contestate dall'esponente della Margherita, Rosy Bindi, secondo la quale se il progetto di devoluzione passasse ''le regioni potrebbero anche decidere di cambiare sistema in direzione, ad esempio, di un modello privatistico''. Secondo Sirchia, al contrario, tale interpretazione mira ad un ''catastrofismo puramente strumentale''. Anche il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas, ha replicato a Bindi affermando che la devoluzione non implica la possibilita' di una rescissione del rapporto delle regioni con il sistema sanitario nazionale.(ANSA).