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LINGUA BLU, FUNZIONA IL PIANO SARDEGNA

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Il vaccino tetravalente contro la lingua blu in Sardegna ha dato finora risultati confortanti. L'hanno reso noto l'assessore regionale della Sanita', Roberto Capelli, e il direttore dell'Istituto Zooprofilattico della Sardegna , Salvatore Depalmas. La sperimentazione del vaccino, ottenuto combinando i sierotipi 2, 4, 16 e 9 (quest'ultimo non e' presente nell'isola, ma ha finora creato non pochi problemi in Puglia e Calabria, come ha spiegato Depalmas), avviato in autonomia dall'IZS su input della Regione e costato 300 mila euro, ha finora riguardato gli ovini di 145 aziende sarde. E si e' appunto constatato che i risultati sono positivi, anche se entro il 30 aprile non si riuscira' ad immunizzare l'80% dei capi cosi' come era inizialmente previsto, perche' e' stato accertato che gli ovini subiranno una riduzione nella produzione di latte per una settimana al massimo. Per la campagna di vaccinazione attualmente in uso contro la febbre catarrale che minaccia il patrimonio ovicaprino dell'isola, la Regione aveva chiesto al Ministero circa 4 milioni di dosi di vaccino trivalente (quello cioe' che non comprende il sierotipo 9, di cui non si registrano focolai nell'isola). Sono invece arrivati due milioni di dosi, ma in concentrazione tale da garantire una fornitura dieci volte superiore al fabbisogno. Serviranno invece tempi piu' lunghi per accertare se il vaccino tetravalente possa avere conseguenze anche sulla gestazione delle pecore o su altri aspetti, anche se al momento non ci sono alternative valide al vaccino. ''Le autorita' internazionali - ha spiegato Depalmas - un paio di giorni fa a Bruxelles hanno ribadito che al momento nel mondo l'unico vaccino disponibile in commercio e' quello vivo attenuato, prodotto in Sudafrica” (ANSA)