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VITA PIU' DURA PER I LAUREATI

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AlmaLaurea pubblica ogni anno un rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani ad un anno dal conseguimento del titolo accademico. Il rapporto del 2003, basato su migliaia di interviste (45.000), analizza per la prima volta la situazione occupazionale a cinque anni dalla laurea. Risultato? meno lavoro e meno soldi. I dati pubblicati fino ad ora sono sintetici ma sono già sufficienti ad evidenziare un netto peggioramento della situazione rispetto al 2002. La percentuale di laureati occupati a distanza di un anno dalla laurea del si è ridotta al 54,9% ( due punti in meno del 2002). La percentuale del lavoro atipico, per gli stessi anni, è passata al contrario dal 40% al 44%. Lo stipendio di primo impiego risulta inoltre essere diminuito del 4,5%. In tutti i settori, tranne quello dell'educazione fisica, la percentuale di donne che ha trovato lavoro dopo un anno dalla laurea è nettamente inferiore a quella degli uomini e questa differenza con gli anni si evidenzia sempre di più. Anche il dato riferito ai cinque anni è poco rassicurante: il 13% dei laureati dopo cinque anni dalla laurea non ha ancora una occupazione. Gli ingegneri e gli architetti con circa l'80% sono quelli che trovano più facilmente lavoro. I laureati nel settore giuridico sono al contrario i penultimi con solo il 27,5%; ultimi i medici con il 24,5%. In generale, trova più facilmente lavoro chi, oltre a poter vantare un buon risultato finale del percorso universitario, conosce le lingue e ha dimestichezza con i sistemi informatici.