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SIOMI, NON CHIAMATELE NON CONVENZIONALI

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''Non chiamiamole 'medicine non convenzionali'''. E' l'invito degli 830 medici iscritti alla Societa' italiana di omeopatia e medicina integrata (Siomi), che dal 5 al 7 marzo si riuniranno al Convitto della Calza di Firenze per il Terzo convegno nazionale sul tema ''La complessità in medicina''. ''La medicina e' una e una soltanto - spiega Simonetta Bernardini, presidente Siomi - e rappresenta l'insieme di piu' metodi di approccio al malato. La scelta dell'uno o dell'altro metodo impegna la scienza e la coscienza di ciascun medico'', e ''la possibilita' di scegliere una medicina piuttosto che un'altra configura un metodo di lavoro che si definisce medicina integrata''. Durante la tre giorni fiorentina, riferisce una nota, saranno presentate le linee guida per l'esercizio della medicina integrata, cui oggi si rivolgono ''milioni di pazienti''. Al congresso e' prevista la presenza dei maggiori specialisti italiani e stranieri, e di numerosi rappresentanti del mondo politico e istituzionale. Qual e' in Italia il futuro professionale del medico omeopata e antroposofo e del farmacista esperto in medicinali omeopatici? Di questo, prosegue il comunicato, si discutera' in una sessione cui parteciperanno, tra gli altri, anche il relatore del progetto di legge sulle medicine non convenzionale, onorevole Paolo Francesco Lucchese, il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi e il presidente della Federazione nazionale ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Giuseppe Del Barone. Il quadro europeo sara' tracciato dai presidenti dell'European committee for homeopaty e dell'European committee for pluralism in medicine. Verra' infine illustrato un 'vademecum' sul comportamento del medico nell'esercizio della medicina integrata: ''Una tutela in piu' per la protezione della salute e della cura dei pazienti'', conclude la Siomi. (Adnkronos Salute)