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TARIFFE BOCCIATE DALLA UE

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Le tariffe professionali non piacciono alla Ue. La conferma è arrivata il 9 febbraio con la relazione adottata dalla Commissione Europea in base alla quale la fissazione di tariffe professionali è contraria alle regole della concorrenza e danneggia i cittadini. Secondo il rapporto depositato dal Commissario alla Concorrenza, Mario Monti, l’individuazione di prezzi minimi e massimi viola le regole della libera concorrenza e, in assenza di libera contrattazione, i cittadini sono obbligati a pagare onorari elevati. Per questo la Commissione Europea chiederà di eliminare le restrizioni che caratterizzano ilmercato delle libere professioni, aprendo la strada alla liberalizzazione dell’informazione pubblicitaria. Secondo la teoria economica a cui far riferimento la Commissione UE la pubblicità può agevolare la concorrenza informando i consumatori in merito a diversi prodotti e consentendo loro di prendere decisioni di acquisto più informate. Secondo le ricerche della Commissione, le restrizioni pubblicitarie possono accrescere le tariffe professionali senza aver alcun effetto sulla qualità dei servizi erogati.