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ALLA SVEZIA IL CENTRO SULLE MALATTIE

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Secondo l’adozione della Commissione dello scorso 23 luglio,l’Europa si è dotata di un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in grado di garantire un approccio strutturato e sistematico al controllo delle malattie trasmissibili e di altre gravi minacce per la salute. La sua sede sarà, come deciso da Bruxelles sabato scorso, in Svezia. Il Centro, istituito come agenzia europea indipendente, gestirà la rete comunitaria delle autorità o istituti nazionali competenti di cui alla decisione 2119/98/CE e avrà il compito, tra l'altro, della sorveglianza epidemiologica e della costituzione in rete dei laboratori, di fornire pareri scientifici sia alla Commissione che agli Stati membri, e di occuparsi degli aspetti tecnici della rete di allarme rapido e risposta. La Commissione manterrà i poteri normativi per fissare prescrizioni tecniche e obblighi procedurali. Fino ad ora la rete per le malattie trasmissibili, si basava esclusivamente sulla collaborazione tra gli Stati membri. Il Centro, cui è destinato un primo finanziamento di 4 milioni di euro, avrà il compito di monitorare, controllare e raccogliere le evidenze scientifiche in modo da poter selezionare gli strumenti da utilizzare contro malattie nuove come la Sars e i rischi di bioterrorismo. Funzionerà come un sistema di allerta rapido e si occuperà anche di epidemie influenzali anomale. Già in apertura del Semestre di Presidenza italiana, il Ministro della Salute Girolamo Sirchia aveva indicato la necessità di avere a disposizione un centro di controllo così organizzato, specie dopo la recente epidemia di Sars.Soddisfazione quindi del Ministro, che durante il semestre di presidenza italiana ha visto gettare le basi della creazione di questo centro: ''Anche l'Italia - ha annunciato il ministro - si dotera' a breve di un proprio Centro di controllo. L'esperienza della Sars, del bioterrorismo ci ha chiaramente indicato che ci vuole un maggior coordinamento tra gli Stati membri per combattere efficacemente malattie ed emergenze che si presenteranno nel futuro''.