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FILARIOSI A PAVIA: DATI DA RIVEDERE

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Un articolo pubblicato sul Corriere Lombardia alcuni giorni fa decretava Pavia capitale mondiale della filariosi. L’arrivo anticipato delle zanzare, secondo il quotidiano milanese, avrebbe già causato l’insorgere della malattia in elevate percentuali di cani e gatti. Secondo Luigi Venco, medico veterinario di Pavia, il quadro esposto nell’articolo è eccessivamente allarmistico e non distingue fra esposizione al parassita e malattia clinica. “La filariosi cardiopolmonare – spiega Venco- è una infestazione parassitaria endemica in tutta la pianura padana ed in ampie aree dell’Italia centrale ed insulare e rappresenta un reale e concreto pericolo per tutti i cani e gatti che vi risiedono o transitano. I dati epidemiologici riportati nell’articolo, con particolare riguardo a Pavia e provincia, non appaiono tuttavia citati correttamente. Nel cane infatti le ultime indagini svolte evidenziano prevalenze (percentuali di cani infestati) superiori al 50 % in provincia di Pavia nei soggetti che non sono sottoposti a profilassi. Solo una parte di essi presenta o presenterà tuttavia manifestazioni cliniche. Per quanto concerne i gatti il dato del 20 % riguarda la positività ai test anticorpali (percentuale effettivamente tra le più alte a livello mondiale) , e quindi indica esclusivamente una esposizione al parassita non certo una infestazione in atto e tantomeno una malattia clinica. L'epidemiologia della filariosi nel gatto , per la natura dell’infestazione e le difficoltà diagnostiche, è quasi impossibile da definirsi, ed il dato menzionato deve essere inteso come indicativo di un concreto e reale problema ma non può essere utilizzato in senso assoluto. Va al contempo sottolineato, per non sollevare inutili allarmismi e per una corretta informazione, che la medicina veterinaria mette oggi a disposizione presidi profilattici in grado di prevenire completamente l’infestazione. E’ quindi consigliabile che i proprietari di animali si rivolgano al medico veterinario di fiducia per questo problema così come per tutti gli altri inerenti la salute ed il benessere animale”.