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UE:AL BANDO IL CANE DELLA PRATERIA

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La Commissione Europea mette al bando il cane della prateria (Cynomis sp.).
Il Comitato permanente per gli alimenti e la salute animale ( SCFCAH- Standing Commitee on the Food Chain and Animal Health), ha infatti votato all’unanimità il divieto di importazione di questo animale dagli USA e di altre specie di roditori, scoiattoli e animali non domestici dall’Africa Sub-sahariana, per i rischi legati al vaiolo delle scimmie. La decisione verrà rapidamente adottata dalla Commissione Europea.
Lo si apprende dal comunicato stampa diffuso il 16 giugno scorso dall’Unione Europea. La Monkey pox disease- precisa la nota- non è presente nell’Unione Europea. La presenza di questa malattia è invece accertata in alcune aree degli Stati Uniti. Le informazioni a disposizione della UE non escludono possibili forme di contagio nel caso di contatti fra cani della prateria e altri roditori e specie non domestiche come il Gambian rat , importate dall’Africa dove questa malattia è endemica.
A dispetto del nome, precisa il comunicato, la Monkey Pox disease infetta in modo occasionale scimmie e primati, attraverso il contatto molto ravvicinato.
Secondo Marta Avanzi della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, il provvedimento è opportuno. “ Sappiamo troppo poco sulle malattie degli animali esotici, pertanto approvo la cautela sanitarie adottate dall’Unione Europea”.
Il cane della prateria, continua Marta Avanzi ,“non essendo un animale domestico non è adatto a vivere in appartamento. La cattività lo espone a patologie di vario tipo, anche comportamentali. Abituato a vivere in colonie numerose, il cane della prateria tende a soffrire di solitudine e quindi a sviluppare aggressività, ha una predisposizione per alcune malattie respiratorie e viene tendenzialmente alimentato in modo scorretto”.