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UNITA' DI CRISI

PSA, 6 nuovi focolai: aggiornamento del Ministero

PSA, 6 nuovi focolai: aggiornamento del Ministero
Impennata della Peste Suina Africana nel domestico.  Focolai in allevamenti di Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna.  Già informata la Commissione Europea.

Dal 26 luglio ad oggi, sono stati confermati 6 focolai di Peste Suina Africana in Italia (PSA) in altrettanti stabilimenti di suini in Lombardia, in Piemonte (provincia di Novara) e in Emilia Romagna (provincia di Piacenza). Tre le Regioni colpite, nell'arco di 5 giorni, provvedimenti già in corso di attuazione, e una circolare del Direttore Generale della Sanità Animale Giovanni Filippini che  annuncia rinforzi al sistema dei controlli "attraverso la disposizione di una serie di misure straordinarie, al fine di scongiurare la ulteriore diffusione della malattia e nell’ottica di adottare misure di contrasto uniformi sul territorio". La Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute ha convocato l’Unità Centrale di Crisi per oggi mercoledì 31 luglio. 

Oltre all’individuazione delle zone di protezione e sorveglianza, alla predisposizione degli abbattimenti cui seguiranno le operazioni di pulizia e disinfezione, e all’attivazione tempestiva di tutte le misure ed i controlli previsti dalle norme, in particolare dal Regolamento (UE) 2020/687. Ulteriori provvedimenti specifici sono stati adottati nei territori interessati. 

In Piemonte (provincia di Novara)- Il primo focolaio, confermato il 26 luglio  si è verificato nel Comune di Trecate, provincia di Novara, già in zona di restrizione parte I, in uno stabilimento da riproduzione. La positività è stata accertata su 2 animali rinvenuti morti, sottoposti a campionamento come previsto dalle norme nazionali vigenti nell’ambito dell’attività di sorveglianza per le zone soggette a restrizione PSA.  Le autorità sanitarie della regione Piemonte hanno riferito di aver predisposto il piano di abbattimenti, con inizio delle attività nella giornata di lunedì 29 luglio .

In Lombardia (province di Milano e Pavia)- In provincia di Milano è stata avviata l’indagine epidemiologica per la verifica delle movimentazioni ed è stato disposto il sequestro e la sorveglianza rafforzata in un allevamento della stessa filiera in provincia di Milano che ospita animali movimentati circa 1 mese fa. Il Servizio veterinario dalla ASL lombarda ha già effettuato i controlli previsti e non ha evidenziato al momento alcun sospetto. Il focolaio confermato il 26 luglio nel Comune di Besate (Milano) si trova già in zona di restrizione parte II, in uno stabilimento da riproduzione. I tamponi risultati positivi sono stati effettuati a seguito dell'aumento della mortalità in allevamento. Anche in questo caso sono state attivate tutte le misure ed i controlli previsti dalla normativa vigente. L’allevamento non risulta appartenere ad alcuna filiera e al momento i controlli preliminari non hanno evidenziato movimentazioni di animali a rischio, sia in entrata che in uscita dall'allevamento.

Il focolaio confermato il 27 luglio si è verificato nel Comune di Mortara, provincia di Pavia, già in zona di restrizione parte II, in uno stabilimento da riproduzione. I tamponi risultati positivi sono stati effettuati su due scrofe rinvenute morte, e campionate come previsto dalle norme nazionali vigenti nell’ambito dell’attività di sorveglianza in zona di restrizione. L’allevamento è stato posto sotto sequestro sanitario e sono stati avviati i primi rintracci, oltre all’attivazione delle misure e dei controlli previsti dalle norme e dell’indagine epidemiologica. Le procedure di abbattimento sono state attivate nella giornata di lunedì 29 luglio.

Il focolaio confermato il 28 luglio si è verificato nel Comune di Gambolò, provincia di Pavia, già in zona di restrizione parte II, in uno stabilimento da riproduzione. La positività è stata accertata su 4 animali rinvenuti morti, sottoposti a campionamento come previsto dalle norme nazionali vigenti nell’ambito dell’attività di sorveglianza per le zone soggette a restrizione PSA. Le mortalità sono state prontamente segnalate dall’allevatore al Servizio veterinario della ATS, che ha proceduto alle verifiche del caso. Dai primi approfondimenti non si evidenziano casi di mortalità nei giorni precedenti e, dalle informazioni acquisite e in corso di verifica, non sembrano esserci movimentazioni a rischio di animali in entrata ed uscita. Le operazioni di abbattimento sono entrate a regime nella giornata di lunedì 29 luglio.

Il quinto focolaio, confermato il 30 luglio, si è verificato nel Comune di Vernate, provincia di Milano, già in zona di restrizione parte II, a circa una 10 di km da Besate, sede del primo focolaio, è stato notificato in un piccolo allevamento. La positività è stata riscontrata a seguito di segnalazione di aumento di mortalità da parte dell’allevatore. Sono state attivate tutte le misure previste dalle norme europee e nazionali vigenti, inclusa l’indagine epidemiologica.

Emilia Romagna (provincia di Piacenza)- Il sesto focolaio, confermato il 30 luglio, si è verificato in Emilia Romagna, nel Comune di Ponte dell’Olio, in provincia di Piacenza, già zona di restrizione parte II, anche in questo caso in seguito a segnalazione di aumentata mortalità e sintomatologia riferibile a PSA in alcuni animali. Tutte le misure previste dalle norme europee e nazionali vigenti sono state attivate, inclusa l’indagine epidemiologica.

NOTA_PSA_AGGIORNAMENTO_AL_30_LUGLIO.pdf322.96 KB

Bollettino aggiornato della situazione epidemiologica nazionale