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INCENERIMENTO CARCASSE: NON SOLO PET

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Dal 1996, con regolare licenza comunale e regionale la Termoeco di Cesano Boscone ( MI) brucia tremila tonnellate di carcasse animali all’anno: scarti di macelleria, cani, gatti, uccelli, capre, mucche, serpenti, elefanti e balene. “I clienti più assidui - si legge su La Stampa/Milano di oggi – sono le ASL che recapitano periodicamente alla piccola azienda tonnellate di cani e gatti morti nei canili o per strada. Poi ci sono gli uccelli della Lipu e, gli ingombranti animali da circo. (…) Non sono però infrequenti interi capi di bestiame morti per cause naturali o per malattia e inceneriti per ordine degli allevatori. Anche le mucche affette da BSE devono seguire questa sorte”. Termoeco non produce farine animali, ma cenere. Spiega un responsabile della struttura: “Gli altri impianti italiani cuociono le carcasse a centocinquantagradi , poi disidratano ciò che resta e ne fanno farina. La normativa europea prevede che debbano essere incenerite soltanto le parti ad alto rischio. Le farine innocue finiscono invece nel cibo per animali e in prodotti affini. Poiché però le due tipologie sono indistinguibili all’atto pratico, è facile che manchi trasparenza e si verifichino errori. Così ho preferito dedicarmi a un sistema di incenerimento a novecento gradi che elimina i resti e qualunque batterio”.
Per l’assessore comunale alle politiche ambientali “i disagi sono esclusivamente di carattere olfattivo”. La ASL ha chiesto forni più capienti dopo che la carcassa di una balena di diciotto tonnellate era andata in putrefazione prima del suo completo incenerimento. Le carcasse in attesa di essere incenerite vengono ammassate sul pavimento di un deposito in cui anche le celle frigorifere non bastano più.
La Termoeco è convenzionata anche con Pet Funeral: i proprietari che lo richiedono possono portare a casa le ceneri dei loro animali.