Gianfranco Fini, Vice Presidente del Consiglio e rappresentante del Governo italiano nella Convenzione UE si farà promotore dell’inserimento delle professioni nella Costituzione Europea. Nel messaggio inviato ieri a Raffaele Sirica, presidente del CUP,in occasione della manifestazione di ieri, Fini scrive: “il lavoro intellettuale e in primis le professioni intellettuali costituiscono, come anche di recente sostenuto dalla Corte di Giustizia Europea , lo strumento principale per realizzare e tutelare gli interessi generali della società, con l’obiettivo di tutelare i cittadini e la collettività tutta”.
E sempre nel corso della manifestazione di ieri, indetta a Roma da CUP e ADEPP, Maria Grazia Siliquini ha confermato la volontà del Governo di sostenere l’emendamento contrario all’articolo 19 della Finanziaria.
Vietti ha invece convocato gli ordini per il 5 novembre per fare chiarezza sulla questione delle tariffe e procedere alla razionalizzazione e all’aggiornamento delle parcelle di tutti i professionisti. Mentre le Casse chiedono la detassazione e lo stralcio dei controlli trimestrali, De Tilla ha annunciato che chiederà anche che il CUP e l’ADEPP vengano riconosciuti “parte sociale”, per dare alle professioni maggior peso nelle decisioni politiche ed economiche del Paese. E al Governo De Tilla chiederà anche che si preveda un Vice Ministro con delega per le professioni presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il riconoscimento di parte sociale è un traguardo che le libere professioni hanno già conseguito tramite CONSILP Confprofessioni, in virtù del loro concorso alla formazione del PIL nazionale.
