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INTERVENTI PER IL SETTORE

Apicoltura: crollo produttivo nazionale, aumenta il miele importato

Apicoltura: crollo produttivo nazionale, aumenta il miele importato
I problemi del settore hanno fatto crollare la produzione nazionale e crescere l'import di miele da Cina, Romania e Ungheria.

Pessime condizioni meteo, spopolamenti, avvelenamenti e difficoltà di contenere l'infestazione da varroatosi. Questi i fattori, evidenziati in Commissione Agricoltura dal On Cosimo Latronico, che a suo dire hanno "provocato un crollo del 70 per cento dei risultati produttivi del settore e, di riflesso, un aumento del 13 per cento delle importazioni dall'estero di miele, soprattutto dalla Cina, dalla Romania e dall'Ungheria".

Il tema è stato affrontato in Commissione dal Sottosegretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione che ha sintetizzato le direttrici di intervento strategico finanziario per risollevare l'apicoltura nazionale.

Miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura
-  Le misure previste dal regolamento n. 1308 del 2013 sono finanziabili con un budget annuale che è di circa 6 milioni di euro. Fra queste misure rientra l'assistenza tecnica agli apicoltori, la lotta contro gli aggressori e le malattie degli alveari, in particolare la Varroa.
Castiglione ha spiegato che le organizzazioni degli apicoltori hanno attivato alcuni centri di riferimento tecnico per lo svolgimento di attività apistica a valenza nazionale, tra cui il centro "per gli inquinanti nella pratica apistica e le problematiche ambientali e nutrizionali" e il centro " per la lotta alle patologie apistiche".
Oltre a ciò, sono state avviati due progetti di ricerca sullo studio delle nuove avversità nel settore apistico, riguardanti il tema della Vespa velutina e la Aethina tumida, che consentiranno di acquisire, nel medio periodo, nuove informazioni sui metodi di lotta e di contrasto contro tali nuove emergenze del settore.

Il Progetto BeeNet
- Castiglione ha confermato il rifinanziamento del Progetto BeeNet, che prevede il monitoraggio dello stato di salute e benessere delle api tramite la verifica su di una rete di alveari articolata in moduli di rilevamento localizzati in siti geografici rappresentativi dei vari contesti agronomici e ambientali del territorio. Le postazioni della rete di monitoraggio nella nuova versione del progetto dovranno essere collocate, in accordo con le regioni, in aree soggette a misure agro-ambientali che sono previste dal Piano di sviluppo rurale.
La finalità del progetto è quella di ottenere indicazioni sia di natura generale (situazione delle aree rurali in termini di impatto dei fitofarmaci ed efficacia delle misure agroambientali) sia di natura specifica (stato di salute degli apiari ed eventuali minacce per le api italiane).

Agevolazioni fiscali contro l'abbandono del settore
- Infine, Castiglione ha annunciato interventi per contrastare i fenomeni di abbandono e sostenere l'attività dell'allevamento delle api- specie quando viene condotta ad  integrazione del reddito familiare. Un emendamento alla legge di bilancio introduce un'agevolazione  fiscale "per coloro che conducono alveari di modeste dimensioni in zone di montagna".
L'obiettivo è anche di promuovere l'apicoltura quale strumento di tutela della biodiversità e dell'ecosistema oltre che di integrazione al reddito nelle aree montane e nelle aree interne.