Non è passata la proposta della Lega di sostituire alle graduatorie nazionali quelle per singolo Ateneo. L'emendamento è stato trasformato in un ordine del giorno.
Non ci saranno, nemmeno in via sperimentale, le graduatorie locali per l'accesso ai corsi di laurea a numero programmato. Così ha deciso il Senato approvando il Decreto Covid .
I senatori della Lega, primo firmatario il Sen Carlo Doria, avevano depositato un emendamento per al Decreto Covid, per chiedere la graduatoria locale per ciascun Ateneo, al posto di quella nazionale per l'accesso a tutti i corsi di laurea a numero programmato, medicina veterinaria compresa. La proposta era stata avanzata "in considerazione della grave crisi economica correlata alla pandemia da Covid-19" e "in via sperimentale, per il quinquennio 2021-2026".
L'emendamento è stato trasformato in un ordine del giorno nel quale non rientra più la professione veterinaria e che ripiega sulla richiesta al Governo di aumentare le risorse per il diritto allo studio, a favore di "studenti capaci e meritevoli, ancorché privi di mezzi, i quali, per effetto del meccanismo dell'accesso programmato nazionale dei corsi di laurea di area sanitaria, siano costretti ad iscriversi presso atenei diversi da quello di residenza".
L'ordine del giorno non è stato messo ai voti. Il testo del Decreto Covid passa all'esame della Camera.
Università, proposta la graduatoria per singolo Ateneo
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