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IL TESTO DELL ON DUVA

Accesso a Veterinaria, proposta di legge: test al secondo anno

Accesso a Veterinaria, proposta di legge: test al secondo anno
Anche quest'anno si ripete "lo scempio dei test d'ingresso". Il deputato D'Uva (M5S) rilancia una proposta di legge per cambiare le regole d'accesso. Nei giorni dei test di ammissione (oggi la prova per entrare a Veterinaria), protestano le organizzazioni studentesche e in Parlamento si depositano proposte di modifica dell'accesso ai corsi di laurea a numero programmato.
Il deputato Francesco D'Uva (M5S) protesta che "anche quest'anno la gran parte delle candidature non sarà ammessa perché si risponde al criterio della disponibilità degli atenei e non al fabbisogno nazionale, che dovrebbe essere il vero parametro di riferimento". Paventando nuovi ricorsi e lamentando violazioni del diritto allo studio, D'Uva rilancia una proposta di legge di cui è primo firmatario, in assenza - polemizza D'Uva- di iniziative di riforma da parte del Ministero dell'Università.

Nuove basi di programmazione- In base alla proposta di legge del Deputato a 5 stelle, i corsi di laurea in medicina veterinaria restano programmati a livello nazionale, ma la determinazione annuale dei posti a livello nazionale dovrà seguire criteri diversi dagli attuali: sempre con decreto del Miur, la programmazione dovrà basarsi sul fabbisogno di professionalità "del sistema sociale e produttivo".
La valutazione dell’offerta potenziale da parte delle università- al fine di determinare i posti disponibili e di stabilire l’offerta formativa- dovrà tenere conto anche di alcuni parametri didattici come i posti nelle aule, le attrezzature e laboratori scientifici per la didattica, il personale docente e il numero di tirocini attivabili.
Il testo dell'On D'Uva propone anche di considerare le attività di informazione e di orientamento degli studenti da parte degli atenei e del Ministero dell’università, con "introduzione graduale dell’obbligo di preiscrizione alle università".

Test al secondo anno- Ma è sulle modalità di accesso che si concentrano le maggiori novità della proposta di legge. Gli studenti che fanno richiesta di ammissione ad un corso di laurea a numero programmato "sono iscritti al primo anno accademico di area sanitaria, frequentando i corsi e sostenendo gli esami comuni a tutti gli studenti iscritti, indipendentemente dal tipo di corso di laurea al quale lo studente intende accedere.
L’ammissione al secondo anno "è disposta dagli atenei previo superamento di un apposita prova di verifica, unica per tutti i corsi e di contenuto identico nel territorio nazionale, sulla base dei programmi degli studi effettuati durante il primo anno accademico, per accertare la predisposizione alle discipline oggetto dei corsi medesimi". E' il Ministero dell'Università a decretare modalità e contenuti della prova. Al termine del primo anno del corso di studi comune, la pdl prevede "una prova di verifica, unica per tutti i corsi e di contenuto identico nel territorio nazionale, sulla base delle conoscenze acquisite durante il corso, attraverso la quale gli studenti possono accedere, previo raggiungimento dei punteggi minimi di accesso, ai corsi di laurea in medicina veterinaria (o altro corso a numero programmato).

Punteggio spendibile in altre facoltà di area scientifica- L’ammissione alla prova di verifica -utile ad accedere ai corsi in medicina veterinaria ( o altra laurea a numero programmato) "è condizionata al superamento di tutti gli esami previsti dal primo anno del corso di studi". Un Regolamento del Miur dovrà stabilire i requisiti di ammissione e il punteggio minimo di accesso per l’iscrizione ai corsi di laurea. 
Gli studenti che, non avendo nessun punteggio minimo di accesso utile, non sono ammessi corsi di laurea, ma "possono comunque utilizzare i crediti ottenuti nelle materie del primo anno" in  tutte "le facoltà di area scientifica per i quali non è prevista la programmazione del posti disponibili".

La proposta di legge prevede inoltre che le procedure di iscrizione alle università siano effettuate esclusivamente per via telematica.

Disciplina dell’accesso ai corsi universitari