Fabbisogno veterinari, le Regioni sono "preoccupate"

Le Regioni adottano una posizione sulla programmazione dei corsi a numero chiuso e lamentano discrepanza con il fabbisogno regionale.
La Conferenza delle Regioni ha ritenuto di non esprimersi nel merito dell'Accordo per la determinazione del fabbisogno in quanto cronologicamente superato dai decreti del MIUR, già stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, a causa dell'anticipo al mese di aprile delle prove d'ingresso.

Tuttavia la Conferenza - nella sua seduta del 10 aprile ha approvato un documento in cui esprime "forte preoccupazione, rispetto al problema, presente anche negli scorsi anni, della mancata rispondenza della determinazione del fabbisogno delle Regioni e la definizione dei posti per l'accesso ai corsi di laurea (compresa la riduzione di quelli disponibili per le specializzazioni) che disattende la programmazione regionale per tutte le professioni sanitarie". La posizione è contenuta in un breve documento che è stato consegnato al Governo.

Per il prossimo anno accademico i posti sono definitivamente stabiliti in 774 unità, ma le Regioni avevano espresso un fabbisogno di 657 medici veterinari- un valore che anche il Ministero della Salute aveva fatto proprio, pur rimarcando che la FNOVI si era attestata su 491 unità.

Posizione su Accordo per determinazione fabbisogno SSN 2014-15 delle professioni di medico chirurgo, veterinario e odontoiatra