Prorogato il regime sperimentale italiano che, anticipando le regole europee, che obbliga a riportare alcune informazioni sulle etichette di latte, formaggi e carni suine.
Resterà in vigore per tutto il 2022 l'obbligo "sperimentale" di indicare il luogo di provenienza nell'etichetta delle carni suine trasformate e l'origine della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari. Lo stabilisce il decreto del Ministero delle Politiche Agricole- "Proroga della etichettatura di origine obbligatoria"- adottato di concerto con il Ministero della Salute.
La proroga- spiega il decreto- si lega alle consultazioni in corso sulla modifica del regolamento (UE) n.1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. i regimi sperimentali si applicano: - a tutti i tipi di latte ed ai prodotti lattiero-caseari preimballati, destinati al consumo umano; (decreto 9 dicembre 2016) - alle carni di ungulati domestici della specie suina macinate, separate meccanicamente, alle preparazioni di carni suine e ai prodotti a base di carne suina (decreto 6 agosto 2020).
Dati ISMEA indicano che l'83% dei consumatori italiani considera l'utilizzo dell'ingrediente italiano come l'elemento prioritario da considerare quando si sceglie un prodotto alimentare. Oltre il 95% richiede una chiara e leggibile indicazione dell'origine della materia prima in etichetta. Sulla base di queste evidenze, il Governo italiano ha ritenuto di istituire un regime sperimentale di obbligatorietà per le informazioni di origine e provenienza, in vista di un elenco di tutte le informazioni obbligatorie, come previsto dal regolamento 1169.
Per effetto della proroga, il regime sperimentale scadrà il 31 dicembre 2022.