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BSE

Presto la vera 'pajata' sarà di nuovo autorizzata dalla UE

Presto la vera  'pajata' sarà di nuovo autorizzata dalla UE
Il Comitato veterinario europeo per la catena alimentare ha ufficialmente riconosciuto l'Italia Paese a rischio trascurabile.
Dopo la decisione dell'Organizzazione mondiale della sanità animale di collocare l'Italia a livello di "negligible risk" per BSE, anche l'Europa ne prende ufficialemente atto. Nella seduta di ieri lo Standing Committee of the Food Chain and Animal Health (SCoFCAH) ha votato all'unanimità il riconoscimento.

Lo rende noto il Ministero della Salute sottolineando l'importanza di questo passaggio formale nel contesto comunitario.  Per Beatrice Lorenzin, la buona notizia "ripaga i tanti sforzi del Ministero della Salute, dei Servizi veterinari regionali e delle ASL, nonché dei laboratori degli Istituti Zooprofilattici che con estrema serietà e rigore hanno controllato milioni di capi bovini ed ovini sia al macello che negli allevamenti. Un impegno di risorse economiche ed umane che è stato riconosciuto e ciò servirà anche ad ampliare la gamma dei prodotti a base di carne esportabili".

Non appena la decisione sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, l'Italia non dovrà più eliminare dal consumo quegli organi (intestino cervello ecc.) che erano ritenuti a rischio per la BSE e quindi potranno tornare sulle nostre tavole alcuni piatti della nostra tradizione che erano stati vietati sin dal 2000. E' il caso ad esempio- fa notare Coldiretti-  della pajata (che manca da quasi dodici anni dalle tavole, dove all'intestino di vitello si è sostituito quello di agnello) ma anche del risotto alla milanese (che usa come ingrediente il midollo di bue sostituito per tutto questo tempo dall'osso buco alla piemontese) e del cervello fritto di bovino e della pearà veronese (salsa a base di midollo di bue).

L'Italia con Giappone, Israele, Olanda, Slovenia e Usa va ad aggiungersi alla ristretta cerchia di 19 Paesi, sui 178 aderenti all'Oie, che hanno raggiunto la qualifica sanitaria migliore di rischio ''trascurabile'' per la mucca pazza (Bse). La decisione porta all'ampliamento dell'esportazione di carni bovine e di prodotti derivati quali la bresaola precluse fino ad ora.