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MILANO

Mozzarella blu, presentata interrogazione parlamentare al Ministro Catania

Mozzarella blu, presentata interrogazione parlamentare al Ministro Catania
Si torna a parlare di mozzarelle blu. Il caso della mozzarella blu trovata nella mensa di una scuola primaria di Milano  ha fatto tornare il fantasma dello scandalo scoppiato per la prima volta nell’estate del 2010, quando in una grande catena di supermercati furono acquistate mozzarelle di quel colore.


“È gravissimo quello che è successo nella scuola elementare di via Matteucci a Milano, occorrono assolutamente maggiori controlli e restrizioni nell’agroalimentare”. E’ quanto ha commentato l’On. Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione agricoltura, precisando che altri bambini potrebbero aver mangiato gli stessi latticini, prima che assumessero la pigmentazione blu. Questo vuol dire che potenzialmente migliaia di bambini delle scuole della Regione potevano essere vittime di una intossicazione alimentare.

Fortunatamente al momento non si registrano casi di malore da parte dei bambini, ma la questione non può e non deve essere sottovalutata. “Dove sono i controlli? È necessaria una normativa scrupolosa sulla provenienza dei prodotti – ha aggiunto Di Giuseppe che ieri ha depositato un’ interrogazione parlamentare, indirizzata al Ministro Catania, sull’allarmante fenomeno di alterazione dei latticini. “Credo, a questo punto, sia  improrogabile l’istituzione di un tavolo di crisi, come più volte richiesto, al fine di gestire una situazione che diventa sempre più allarmante” ha concluso il deputato Idv.

Da Milano Ristorazione tornato a precisare che si è trattato di un caso isolato: una mozzarella da 30gr, su 83.300 pezzi distribuiti in 122 scuole, ha presentato un alone traslucido della grandezza di 1 cm. Il campione è stato subito prelevato e inviato all’Istituto Zooprofilattico di Milano per i dovuti accertamenti. Inoltre è stata bloccata a titolo cautelativo tutta la partita di mozzarelle e, fino al termine degli accertamenti, il prodotto verrà sostituito con altro alimento nutrizionalmente equipollente. “Non si sono verificati casi di malessere conclamati” ribadiscono da Milano Ristorazione.