Continua la mobilitazione dei Veterinari della Asp di Crotone. Fespa ha indetto un nuovo sit in per il 5 novembre questa volta davanti alla sede della Regione Calabria.
I veterinari della Federazione specialisti ambulatoriali (Fespa) dell’Asp di Crotone hanno indetto uno sciopero per il 5 novembre 2024, dalle 9 alle 15, presso la sede della Regione Calabria a Catanzaro.
L’iniziativa della Fespa, coordinata dal segretario aziendale,
Ilaria Cosco, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla grave carenza di risorse veterinarie, che mette a rischio la salute pubblica in un territorio spesso esposto a emergenze zoonotiche come Bluetongue, febbre West Nile e peste suina africana.
Questa mobilitazione segue un’azione simile, quella del 3 ottobre, che non ha avuto effetti positivi: la situazione è infatti peggiorata. I veterinari, con un orario di lavoro fermo a 26 ore settimanali da 16 anni, chiedono l’aumento a 38 ore per rispondere alle crescenti esigenze sanitarie del territorio. La frustrazione è aumentata con la recente decisione dell’Asp di reclutare personale esterno tramite contratti a tempo determinato, in contrasto con la normativa che privilegia l’impiego di personale interno.
“L’avviso pubblico indetto dall’Amministrazione, in violazione delle norme vigenti – spiega Cosco -, non rispetta i requisiti previsti per incarichi di lavoro autonomo, omettendo di verificare la disponibilità del personale interno e di giustificare l’urgenza e la specificità delle mansioni richieste. La procedura avviata, destinata a mansioni che richiedono un vincolo di subordinazione, si discosta dai criteri del Decreto Legislativo 165/2001 e dalla recente normativa introdotta con la Riforma Madia, che vieta l’uso di contratti co.co.co. nel settore pubblico”.
Questa scelta, secondo il Segretario Aziendale Ilaria Cosco, rappresenta una “gestione miope delle risorse, poiché si utilizza personale esterno per esigenze chiaramente croniche, come dimostrato dai prolungamenti orari concessi alla specialistica nel corso degli anni”.
Pertanto, lo sciopero è un momento cruciale per i veterinari che richiedono maggiore riconoscimento e risorse per garantire il benessere pubblico della comunità e quello animale: “Solo così sarà possibile garantire un sistema sanitario veterinario efficace e pronto a rispondere alle sfide sempre più complesse poste dalla realtà attuale”. (
fonte)