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LOMBARDIA

PSA, via libera della UE: restrizioni allentate nel pavese

PSA, via libera della UE: restrizioni allentate nel pavese
Una decisione della Commissione Europea di prossima pubblicazione permetterà di revocare le attuali restrizioni sulla commercializzazione delle carni dei suini macellati.

La Commissione europea ha ufficializzato un allentamento delle restrizioni che interessavano 172 Comuni della provincia di Pavia in seguito ai focolai di PSA. Lo rende noto oggi l'Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi. Il provvedimento della Commissione sarà esecutivo nei prossimi giorni, non appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e permetterà di revocare le attuali restrizioni sulla commercializzazione delle carni dei suini macellati, a causa delle quali si sono avute "fortissime criticità nella gestione degli allevamenti nel Pavese". Per l'Assessore "è un primo passo per quello che ci auguriamo diventi un progressivo ritorno alla normalità per i nostri allevatori".

Con il provvedimento, i 172 Comuni fino ad oggi compresi nella cosiddetta 'zona sorveglianza' entreranno in 'zona di restrizione I', con vincoli meno stringenti e soprattutto la possibilità di reinserire nelle filiere i suini senza l'obbligo di cottura delle carni o di stagionatura superiore ai 400 giorni. L'assessore sottolinea il riconoscimento a "un lavoro difficilissimo che tutte le nostre strutture hanno svolto per impedire la diffusione del virus nelle zone a più alta concentrazione di allevamenti, dove si alimentano tutte le principali DOP dei salumi italiani". 

La Commissione - prosegue Beduschi - si è complimentata per come la Lombardia e il Sistema Italia sono stati in grado di reagire ad un evento di straordinario impatto sanitario, economico e mediatico, apprezzando l'importante impegno e la serietà con cui sono state attuate le azioni finalizzate a contenere la malattia e le azioni correttive individuate per gestire le criticità evidenziate".

Per Beduschi, "non è ancora arrivato il tempo di abbassare la guardia".  "Sappiamo tutti - conclude l'assessore - che questa malattia sta mettendo sotto pressione da anni il settore suinicolo di molti Paesi europei e per questo continueremo con tutte le azioni utili al contrasto, che si declinano nelle misure di biosicurezza per gli allevamenti e nel contenimento dei cinghiali".