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DDL A TRENTO

Profilatura genetica dei cani per rintracciare il proprietario

Profilatura genetica dei cani per rintracciare il proprietario
Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento sta discutendo modifiche alla normativa provinciale sugli animali d'affezione. Il parere dei Veterinari.


Un disegno di legge all'esame del Consiglio PAT (Provincia Autonoma di Trento) propone la profilatura genetica dei cani, al fine del rintracciamento del proprietario o della pulizia urbana.
La proposta, avanzata dal Consigliere Luca Zeni, non convince fino in fondo le rappresentanze veterinarie ascoltate in questi giorni in audizione consiliare.

Per l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, Angela Moresco ha osservato che microchippare i cani è un’attività già svolta dai veterinari e contestualmente si potrebbe effettuare anche il prelievo ai fini dell’indagine prevista dal disegno di legge. "Nessuna preclusione, l’attività si può svolgere, ma non certo in tempi brevissimi, ha aggiunto, visto che la banca dati dell’anagrafe canina e nazionale non è proprio “pulitissima”, ovvero i cani esistenti sono certamente molti più di quelli registrati".

Per l'Ordine dei medici veterinari di Trento, è intervenuto Sergio Coretti, esprimento alcune perplessità: "Nutriamo dubbi dal punto di vista pratico, finanziario, così come dal punto di vista della gestione dei dati, ha detto. Le tempistiche tra l’altro, sarebbero particolarmente lunghe, ha aggiunto, si arriverebbe tranquillamente fino al 2023 almeno, per le difficoltà tecniche e organizzative coinvolte. Vedrei più utile in alternativa un discorso di educazione civica e formazione dei proprietari dei cani e l’istituzione di aree di sosta per cani che si dovessero smarrire al fine del ritrovamento dei padroni", ha concluso.

Il consigliere Zeni ha compreso le complessità tecniche, già emerse di fatto a Bolzano e i dubbi sulle tempistiche, ma ha chiesto maggiori precisazioni sulla sostanza e l’impostazione di fondo. Potrebbe essere qualcosa di utile, ha replicato Coretti, ma andrebbe ragionata in maniera molto approfondita.

Giovanni Farina (Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie)  ha osservato che la banca dati potrebbe certamente essere utile per le finalità previste dal disegno di legge, ovvero per la sorveglianza sull’abbandono di deiezioni, per l’abbandono dei cani o nell’ambito di eventuali contenziosi forensi. "Certo, ha aggiunto, si dovrebbe attivare a margine un gruppo di lavoro, non è qualcosa che si può fare dall’oggi al domani, serve una certa organizzazione per la complessità della gestione dei dati".

DDL Zeni - Integrazione dell'articolo 9 della legge provinciale sugli animali d'affezione 2012