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ASSOLUZIONI

Veterinari e trasportatori, tutti assolti dal giudice di Agrigento

Veterinari e trasportatori, tutti assolti dal giudice di Agrigento
Tre veterinari e tre incaricati al trasporto erano stati accusati di falso e frode in commercio. Rischiavano fino a 1 anno e 2 mesi di carcere.

Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento ha scagionato dalle accuse di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e frode nell’esercizio del commercio sei imputati – tra veterinari e rappresentanti di imprese che commercializzavano i capi di bestiame – finiti sotto processo dopo un’indagine del lontano 2012". Lo riferisce il notiziario agrigentonotizie.it

Il pubblico ministero aveva chiesto per tutti condanne fra un anno e un anno e due mesi.

A due Veterinari  veniva contestato di avere attestato falsamente di avere svolto alcuni accertamenti diagnostici, in particolare relativi alla tubercolosi, nel maggio del 2013. In questo modo, sosteneva l’accusa, trentaquattro bovini sarebbero stati messi in commercio in assenza dei controlli previsti dalla legge.
Gli altri imputati - fra cui il terzo Veterinario operante nel macello- erano stati  accusati di frode nell’esercizio del commercio perché, simulando lo svolgimento di controlli sanitari, avevano messo in vendita, nel 2012, dei bovini risultati positivi ai corticosteroidi.  Questa operazione sarebbe stata possibile attraverso la mancata compilazione di alcune schede di trasporto che avrebbero consentito, sempre secondo l’ipotesi dell’accusa, di sviare la tracciabilità dei capi di bestiame".

Le accuse non hanno retto al vaglio del processo che ha assolto tutti gli imputati dalle accuse, “perché il fatto non sussiste” e “per non avere commesso il fatto”.