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SARDEGNA

La Regione ai consumatori: pascolo brado non è sinonimo di genuinità

La Regione ai consumatori: pascolo brado non è sinonimo di genuinità
Trichinella in carni macellate clandestinamente. Raccomandazioni sanitarie in conferenza stampa straordinaria a Cagliari.


Nei maiali abbattuti lo scorso 9 gennaio in agro di Orgosolo è stata riscontrata la Trichinella. E' quindi scattata l'allerta "massima" per i consumatori che potrebbero aver acquistato in nero o avuto in regalo carni di provenienza ignota e macellate clandestinamente senza alcun tipo di controllo sanitario: la Regione Sardegna  ha convocato ieri pomeriggio una conferenza stampa straordinaria a Cagliari, alla quale hanno partecipato  il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada, il direttore generale dell’Assessorato della Sanità, Giuseppe Sechi, e il direttore della clinica di malattie infettive dell’AOU di Sassari, prof. Sergio Babudieri.

Le autorità regionali hanno invitato i cittadini a prestare la massima attenzione nel consumare o trasformare in salumi le carni suine, che devono provenire esclusivamente da allevamenti sottoposti a costante controllo sanitario.

"Luce verde la dà il Veterinario- Laddomada (video) ha invitato i consumatori "a sfatare il falso mito che il maiale allevato al pascolo brado, e quindi senza alcuna garanzia sanitaria, sia sinonimo di genuinità. Si tratta invece di animali che potenzialmente potrebbero avere virus, parassiti o altri patogeni letali per la salute dell’uomo. Nel caso di macellazioni domestiche, previste dalla legge, è obbligatoria la presenza di un veterinario che attesti la salubrità delle carni”.

Le due macro-campionature, in cui sono stati suddivisi i 112 campioni prelevati dai 268 suini depopolati durante l’ultima operazione dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, sono risultate positive. Il risultato delle analisi, sui campioni prelevati dagli animali, è frutto della seconda serie dei test di laboratorio sulla Trichinella effettuati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) sui maiali abbattuti a Orgosolo. Il primo controllo, di esito negativo, era stato fatto per i capi abbattuti lo scorso 3 gennaio.

La Trichinella, tranne un'unica positività riscontrata nel 2008 in un cavallo importato dai Paesi dell’Est e macellato regolarmente in un mattatoio della provincia di Cagliari, è stata rilevata fino a oggi solo nei territori del comune di Orgosolo.

Consumo stagionale- Il periodo invernale rappresenta il momento di maggior rischio di infezione per l’uomo, perché in questa stagione tradizionalmente si macella il maiale per preparare prosciutti, salsicce, guanciali, pancetta, etc.  Questi prodotti “fatti in casa” rappresentano la principale sorgente di infezione perché non cotti ed è quindi assolutamente necessario che tutti gli animali macellati o cacciati siano sottoposti all’esame specifico per la ricerca della Trichinella, prima del loro consumo.

Promiscuità- La fauna selvatica e in particolare le volpi, che costituiscono il vero serbatoio della Trichinella, e i cinghiali interagiscono con le diverse specie selvatiche e con suini bradi al pascolo nello stesso territorio. "La presenza della Trichinella nella fauna selvatica e la promiscuità tra questa e i suini allevati allo stato brado - conclude una nota della Regione- è un motivo in più  per regolamentare definitivamente l’allevamento estensivo del suino, da portare avanti al pascolo confinato e in regime di semibrado".