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LOMBARDIA

Non piace nemmeno ai veterinari la nuova mappa della sanità

Non piace nemmeno ai veterinari la nuova mappa della sanità
C'è anche la firma del Presidente dell'Ordine dei Veterinario di Como sulla lettera della sanità comasca al Governatore Maroni.
Medici, farmacisti infermieri e veterinari sono preoccupati per l'evoluzione del sistema sociosanitario lombardo, dopo la nuova territorializzazione dei servizi, cioè la geografia della salute lombarda. Con una lettera- firmata anche dal Presidente dell'Ordine dei Veterinari Giovanni Rattegni - chiedono un incontro a Roberto Maroni.

Nuova mappa dell'organizzazione sanitaria
- In seguito alle trasformazioni del sistema sociosanitario lombardo decise da Palazzo Lombardia in agosto, la Provincia di Como è stata ridistribuita in due Agenzie di Tutela della Salute (ATS dell’Insubria e ATS della montagna) assegnando alla Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) della Valtellina tutto il territorio del Distretto Medio Alto Lario dell’ASL di Como.

Territori distanti- Ordini e sindacati dei sanitari che operano in quelle zone denunciano un "forte disagio" e si dicono "fortemente preoccupati delle conseguenze che questo nuovo assetto del territorio potrebbe arrecare alla popolazione e agli operatori sanitari". Gli Ordini Professionali e i Sindacati della Provincia di Como, dopo un approfondito confronto, durante il quale sono state messe a fuoco le criticità che tale nuovo assetto produrrebbe sia dal punto di vista logistico che amministrativo/organizzativo.
Corale la protesta di tutto il comparto sanitario del medio alto Lario ed in modo particolare del territorio della Val D’Intelvi fino a Menaggio: questi territori, infatti, sono solo orograficamente simili a quelli della Valtellina ma ne sono estremamente distanti dal punto di vista viabilistico e del tutto avulsi per quanto attiene l’organizzazione pubblico-amministrativa.

La richiesta- I Sanitari chiedono un incontro urgente con l’Assessorato alla Sanità sul nuovo assetto territoriale del Medio Alto Lario e sulla possibilità (come previsto al punto 17 delle “disposizioni finali e disciplina transitoria” della legge Regionale n.23 dell’11 agosto 2015) di apportare delle modifiche a quanto previsto “nell’allegato 1”, dove sono elencati i nuovi assetti delle ATS e ASST.

Il 14 agosto 2015 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia la legge regionale 11 agosto 2015 – n.22 “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n.33 (testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)”.
Le 8 nuove agenzie di tutela della salute (Ats) nei fatti sostituiranno le attuali 15 aziende sanitarie locali (Asl) e avranno compiti di programmazione dell’offerta sanitaria, di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie, di negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie.
Alle aziende socio sanitarie territoriali (Asst) spetterà invece il compito di erogare le prestazioni sanitarie e sociosanitarie: al posto delle attuali 29 aziende ospedaliere, è prevista l’istituzione di 22 Asst a cui si aggiungono 3 aziende ospedaliere istituite per presenza di ospedali con più di mille posti letto (Niguarda, Brescia e Bergamo).

pdfLEGGE_REGIONALE_23_2015_EVOLUZIONE_SISTEMA_SOCIO_SANITARIO.pdf307.71 KB