Antonella Stasi, Vicepresidente della Giunta regionale, ha risposto ad una interrogazione urgente sul veterinario aziendale in Calabria. L'atto parlamentare, risalente allo scorso novembre ma segnalato in questi giorni ad @nmvi Oggi, prende le mosse dall'iniziativa del Consigliere Giuseppe Giordano, che - sollecitando la Giunta all'istituzione del Veterinario Aziendale- non si è dichiarato soddisfatto della risposta della Vicepresidente Antonella Stasi.
"Abbiamo interrogato la task force veterinaria insediata all'interno del dipartimento salute della Regione Calabria"- rispondeva Antonella Stasi- richiamando il Regolamento CE 852/2004 confermava che "la figura del veterinario aziendale è da considerarsi in linea con quanto contenuto nella normativa comunitaria". Accennando alla bozza di decreto nazionale- allora in lavorazione a cura della Fnovi e ad oggi sul tavolo del Ministero della salute - la Vicepresidente della Calabria osservava tuttavia che "in effetti, la disciplina c'è e qualche Regione l'ha attivata, ma mancano i decreti applicativi".
Quanto all'impatto economico di tale istituzione "in una economia come quella della Regione Calabria, dove gli allevatori versano sicuramente in una situazione oggettiva di difficoltà congiunturale - atteso che tutti i costi sarebbero a carico degli allevatori, vi sarebbe, quindi, un appesantimento economico per le aziende e i singoli allevatori". Dunque "la Regione Calabria sta ancora valutando ed è in attesa della definizione complessiva dell'accordo nazionale".
Relativamente ai Lea della Regione Calabria in ambito veterinario, Antonella Stasi ha concluso che "da tre anni i servizi hanno superato tutti gli adempimenti Lea. Quindi, tra i punteggi positivi che la Regione Calabria ha avuto in tutte e tre gli anni, il servizio veterinario ha avuto non solo un punteggio favorevole ma, addirittura, un plauso da parte della direzione generale dei servizi veterinari e del Ministero della salute".
"Insoddisfatto" il consigliere Giordano, "perché è stata evocata una sorta di scelta di non procedere alla istituzione di questa figura perché ciò appesantirebbe i costi a carico delle aziende". Per Giordano "Non si può ricondurre ad una scelta di differire o di attendere i decreti attuativi per l'istituzione di questa figura con i costi che le aziende non potrebbero sopportare. Invece, bisognerebbe seguire le buone prassi che altre Regioni hanno fatto, istituendo questa figura e realizzando una rete che ha contributo a migliorare i target delle aziende, la produzione, le performance aziendali contemperando quella che dovrebbe essere la salute e il consumatore finale. Replico alla Giunta di valutare seriamente l'istituzione di questa figura e riconsiderare le politiche verso il settore delle aziende zootecniche". Quindi la chiosa finale sui Lea: "Forse paradossalmente il servizio veterinario in qualche modo ha colmato i limiti pesanti che invece ha il Servizio sanitario regionale per altre gravi inadempienze".