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CANE SOFFOCATO

Tardivo intervento veterinario: la Procura apre un'inchiesta

Tardivo intervento veterinario: la Procura apre un'inchiesta
La magistratura accerterà tutte le responsabilità, comprese quelle del tardivo intervento del veterinario della Asl. Nel quartiere romano di San Basilio, alcune sere fa è morto per soffocamento un molossoide, che poco aveva poco prima aggredito una passante. Legato ad un'inferriata, sono passate due ore da quando gli agenti delle volanti hanno chiesto l'intervento di un veterinario per sedare il cane e metterlo in una condizione di sicurezza.

I detentori del cane sono due romeni che, tenendo al guinzaglio il molossoide, si rendono protagonisti di un atto vandalico ai danni di una pizzeria. All'arrivo delle volanti, i due uomini sciolgono il cane e lo aizzano contro i poliziotti. Il molossoide cambia traiettoria e azzanna una donna di 68 anni che stava rincasando. Il cane, dopo aver morso gravemente uina passante, viene legato da un poliziotto con un cappio ad un'inferriata. Quindi il 113 chiede l'intervento del veterinario, impegnato in un altro caso a Ostia. Nell'informativa della polizia è stata messo in evidenza il tardivo intervento del veterinario e della ditta preposta al trattamento del cane.

Le forze dell'ordine per fronteggiare queste situazioni hanno due possibilità: chiamare il canile, gestito da privati, in via della Magliana oppure far intervenire un veterinario della Asl. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta per accertare tutte le responsabilità. I due romeni sono stati arrestati con l'accusa di lesioni gravi.

Ieri la Senatrice Monica Cirinnà, responsabile delle politiche animali del Pd Lazio,  ha incontrato il Procuratore, dichiarando di auspicare che la magistratura "vorra' indagare anche all'interno di quelle pieghe burocratico-sanitarie che sono all'origine dell'omissione di intervento del servizio veterinario competente per territorio. A tale proposito depositero' una memoria che aiuti a far luce sulle varie competenze di servizi pubblici, che tanto costano alle tasche di cittadini".

"Anche il Comune di Roma spende soldi pubblici per assicurare la reperibilitá di un veterinario in convenzione dotato di un'ambulanza mobile veterinaria- aggiunge la senatrice- , come mai questo servizio non é immediatamente intervenuto per sedare il cane in attesa dell'arrivo di chi avrebbe dovuto catturarlo? Forse questi servizi non sono stato allertati, da chi avrebbe invece dovuto farlo? Anche questa é una colpevole omissione. Roma da anni si è dotata di strutture a tutela dei diritti degli animali che per specifico compito avrebbero potuto evitare una morte inaccettabile. Oltre all'iniziativa odierna compiuta presso la Procura della Repubblica torno a sollecitare l'Amministrazione Capitolina affinché vengano accertate celermente eventuali responsabilità sul mancato intervento degli uffici e dei servizi comunali".