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TBC

APA: stop a mostre zootecniche. Asl: non ci sono i presupposti

APA: stop a mostre zootecniche. Asl: non ci sono i presupposti
«Meglio non muovere gli animali. Sappiamo che la situazione è sotto controllo ma non ha senso correre rischi". Asl di parere diverso. Massima condivisione dagli allevatori delle principali aziende agricole di Valtellina e Valchiavenna alla scelta dell'Associazione provinciale allevatori di annullare a titolo precauzionale tutte le mostre zootecniche fino alla fine dell'anno.

A monte della decisione l'intenzione di Apa di tutelare allevatori e capi di bestiame dopo due isolati episodi di Tbc bovina, verificatisi in aziende della Valchiavenna e Bassa Valtellina, che hanno portato all'abbattimento di circa 170 capi. L'allevamento dei bovini, e in particolare della razza bruna alpina, rappresenta una delle voci di maggior rilievo del settore primario locale, che può contare complessivamente su 11.000 vacche da latte, su un totale di 20.000 bovini circa. Malattie come la tubercolosi bovina sono state da tempo debellate in provincia di Sondrio e già da diversi anni non si avevano notizie di casi di questo tipo.

Gli episodi isolati di quest'estate sono essenzialmente riconducibili ad esemplari provenienti dall'estero. «È importante effettuare controlli accurati su chi commercia il bestiame - osserva Maurizio Quadrio, titolare dell'Azienda agricola Bodengo di Samolaco che con 800 bovini (400 da mungitura), 50 ettari e 9 dipendenti è tra le più grandi in Valchiavenna -. In questo momento è impensabile non interrompere le mostre del bestiame. La mia azienda ha 30 anni di lavoro alle spalle con bovini provenienti unicamente dalle nostre stalle. Non posso correre il rischio di un contagio e di perdere tutto il bestiame. Trovo poi futili le polemiche con Asl, anche perché dopo i due casi di Tbc ci risulta che l'Apa sia momentaneamente sprovvista di copertura assicurativa per mostre e fiere. Credo quindi che nessun allevatore vi parteciperebbe comunque».

L'Asl di Sondrio, però, non è d'accordo, e con una nota il commissario straordinario Paolo Grazioli ha dichiarato: "Alla data attuale non vi è alcun presupposto sanitario che motivi l'adozione di provvedimenti che vietano lo svolgimento di mercati, mostre, fiere e manifestazioni zootecniche".

L'ente non ha assunto alcun provvedimento restrittivo nei confronti di mercati, fiere e manifestazioni zootecniche di qualsiasi tipo, finalizzate a limitare lo svolgimento di queste attività. L'autorità sanitaria ha disposto soltanto provvedimenti di natura igienico-sanitaria alla luce delle disposizioni legislative vigenti ed esclusivamente nei confronti degli allevamenti bovini interessati dall'infezione. Per ASL Sondrio alla data attuale non vi è alcun presupposto sanitario che motivi l'adozione di provvedimenti che vietino lo svolgimento di mercati, mostre, fiere e manifestazioni zootecniche.