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STRESS DEL CAVALLO

Sartiglia: “Chi parla di maltrattamento ne risponderà in tribunale”

Sartiglia: “Chi parla di maltrattamento ne risponderà in tribunale”
In Sardegna un progetto-pilota già testato sull'uomo sulla prevenzione delle patologie cardiocircolatorie.

Il 16 gennaio il Comune di Oristano ha presentato (video) le attività di controllo che anche quest'anno verranno messe in atto per salvaguardare la salute dei cavalli della Sartiglia. Il Sindaco di Oristano, Guido Tendas, mette le mani avanti: «La nostra non è una battaglia contro il doping ma a favore del benessere e della salvaguardia dei cavalli. E voglio mettere in chiaro che chi quest'anno dovesse parlare male della Sartiglia, paventando il maltrattamento degli animali, dovrà poi risponderne in tribunale».

LA NOVITÀ - Da quest'anno prenderà il via uno studio sulla prevenzione delle patologie cardiocircolatorie: «Si tratta di un progetto pilota su 30 cavalli - ha spiegato Michele Pazzola dell'Università di Sassari - già stato testato sull'uomo, che andrà ad aggiungersi alle analisi ematiche già sperimentate nelle precedenti edizioni della manifestazione equestre oristanese. Lo stress da Sartiglia? I valori ematici possono essere soggetti a variazioni nel breve periodo, ma poi tornano nella norma. Uno stress simile a quello riscontrato negli atleti, ma nulla che provochi gravi danni alla salute dell'animale».

Giuseppe Sedda della commissione veterinaria della Fondazione Sartiglia ha invece sottolineato «l'impegno continuo e proficuo sul fronte del benessere del cavallo», mentre Eraldo Passino, direttore dell'ospedale veterinario dell'Università di Sassari ha assicurato: «I soccorsi ai cavalli saranno immediati, anche attraverso ambulanze veterinarie ad hoc». «Abbiamo sposato questo progetto perché il cavallo è un componente della nostra famiglia 365 giorni all'anno: il suo benessere è il nostro obiettivo principale», ha aggiunto il presidente dell'associazione Cavalieri Pierpaolo Falchi. Infine il Direttore della Fondazione Francesco Obinu: «Il progetto avviato nel 2012 è di straordinaria importanza e potrà fare scuola anche a livello nazionale grazie al ruolo che la Fondazione ha assunto in organismi come la Federazione italiana giochi equestri».