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SARDEGNA

Tbc bovina, sequestro cautelativo

Tbc bovina, sequestro cautelativo
Una delle più grandi aziende di allevamento e ingrasso del Goceano è stata posta sotto sequestro con un'ordinanza del sindaco.
Nel frigomacello - riporta la Nuova Sardegna- è stata riscontrata positività alla tubercolosi bovina. Il provvedimento amministrativo fa seguito a una comunicazione della Asl n.1 che, attraverso i veterinari del servizio per la Sanità animale, esegue periodicamente i controlli negli allevamenti di tutto il territorio proprio per individuare tempestivamente eventuali focolai di malattie che negli ultimi anni hanno provocato gravissimi disagi all'economia e in alcuni casi, soprattutto per quanto riguarda la peste suina, messo letteralmente in ginocchio consolidate realtà imprenditoriali.

«Ci è andata bene - commenta uno dei titolari- Nel nostro frigomacello, il veterinario della Asl che si occupa della nostra zona aveva trovato un vitello con un linfonodo sospetto e lo ha fatto subito analizzare. Dopodichè ha fatto i prelievi agli animali vivi che avevamo al momento in azienda e sono risultati tutti negativi. Ci hanno detto che dobbiamo aspettare ancora qualche giorno ma che nel giro di una settimana tutto tornerà alla normalità. È la prima volta che ci capita un fatto del genere. Si trattava di un capo che veniva da fuori, acquistato in un allevamento sardo. Per fortuna il caso sembra essere isolato».

Intanto l'ordinanza emanata dal sindaco inibisce l'azienda nello svolgimento di parte delle normali attività di produzione. È infatti vietato l'ingresso e l'esodo di capi vivi, la monta, la mungitura degli eventuali animali sospetti e comunque è in atto «la sospensione della qualifica di allevamento ufficialmente indenne per la tbc bovina fino all'espletamento di tutti i controlli sanitari».

Un protocollo, quello dei controlli, già messo in moto dalla Asl. «La presenza di lesioni riferibili alla tubercolosi bovina in un capo macellato nel mattatoio di Tula - si legge in una nota della direzione generale - è stata segnalata dai veterinari ispettori della Asl il 13 aprile scorso. Sono in corso gli accertamenti di laboratorio da parte dell'Istituto Zooprofilattico. Sono quindi state attivate le procedure previste dalla norma sanitaria di riferimento, in particolare l' azienda interessata è stata sottoposta a sequestro cautelativo e sono iniziati i controlli previsti dalla legge.

Il capo era stato introdotto regolarmente da una azienda di Ozieri, anch'essa sotto osservazione. Il Centro,  al momento del sequestro, conteneva 215 capi e nessuno, dopo visita clinica, presentava alcun sintomo riferibile alla malattia i così come nei numerosi capi inviati alla macellazione successivamente alla prima segnalazione. Gran parte dei capi presenti nell'allevamento sono già stati sottoposti a controllo con la prova di intradermoreazione della tubercolina ( circa 100 capi ) con esito favorevole ed entro pochi giorni il controllo sarà completato.

Il primo caso di Tbc bovina è stato diagnosticato nel 2006 in Goceano.