Sanzioni pesanti per i Sanitari che fanno pubblicità sanitaria ingannevole. Ad irrogarle sarà la Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni su segnalazione dell'Ordine. Le struttura sanitarie private e gli iscritti agli Ordini delle Professioni Sanitarie rischiano una multa salata se trasgrediscono le regole della pubblicità sanitaria introdotte dalla Legge Finanziaria del 2018. Si tratta del famigerato comma 525 che vieta qualsiasi elemento di carattere attrattivo e suggestivo nelle comunicazioni pubblicitarie ai clienti/utenti, tra cui comunicazioni contenenti offerte, sconti e promozioni, che possa determinare il ricorso improprio a trattamenti sanitari.
Un emendamento al Ddl Prestazioni Sanitarie, approvato dal Senato, prevede infatti una sanzione pecuniaria pari al 10 per cento del valore della campagna promozionale e, in ogni caso, non inferiore, a 10 mila euro. La stessa sanzione si applica al sito internet che ha diffuso la pubblicità illecita. Fanno eccezione soltanto le campagne di prevenzione informative, con qualsiasi mezzo diffuse.
L'Autorità competente alla contestazione e all'irrogazione non è l'Antitrust, bensì l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), indipendentemente dal mezzo con cui la pubblicità è effettuata. In caso di violazione, gli Ordini professionali territoriali, anche su segnalazione delle rispettive Federazioni, procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o delle società iscritti. Gli stessi Ordini sono tenuti a segnalare le violazioni all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai fini dell'eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza. I proventi delle sanzioni amministrative sono riassegnati all'AGCOM proprio per sostenere le spese di ampliamento delle competenze.
Lo spostamento della competenza dalll'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (Antitrust) all'AGCOM, potrebbe avere l'effetto di neutralizzare le obiezioni dell'Antritrust che aveva criticato le limitazioni alla pubblicità sanitaria introdotte dal comma 525 e chiesto di eliminare il divieto di "qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo”.
(S.1241) Ddl Prestazioni Sanitarie Misure di garanzia per l'erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria