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ITER ALLA CAMERA

Lauree abilitanti, prima quelle con "valore di prossimità"

Lauree abilitanti, prima quelle con "valore di prossimità"
Il ddl "Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti" è alla Camera. Interventi sulla valutazione dell'idoneità professionale e sui criteri di scelta dei corsi di laurea.

La riforma dell'esame di stato (AC 2751) è all'esame della plenaria di Montecitorio. Nella seduta del 21 giugno, i relatori On Manuel Tuzi (M5S) e On Lucia Annibali (IV) hanno illustrato all'Aula il testo emendato dalle Commissioni parlamentari. Due i chiarimenti forniti nel corso della discussione generale: la coerenza della riforma dell'abilitazione con la Costituzione ("È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale", art 33 Cost) e i criteri che hanno portato ad individuare un gruppo di lauree, fra cui medicina veterinaria, da rendere abilitanti prima di altre.

La riforma non contrasta con il dettato della Costituzione- I relatori hanno spiegato che  non viene meno l'accertamento statale dell'effettiva idoneità tecnica del candidato a svolgere una certa professione. Semplicemente, tale accertamento viene anticipato alla fase di formazione universitaria, nella quale è previsto, sia un tirocinio pratico-valutativo interno, cui corrisponde l'acquisizione di specifici crediti formativi universitari, sia una prova pratico-valutativa in sede di esame di laurea, intesa ad accertare le competenze tecnico-professionali.

La valutazione dell'idoneità allo svolgimento della professione - In sostanza, l'abilitazione all'esercizio della professione di medico veterinario-  che oggi si acquista con l'esame di Stato successivo alla laurea-  è anticipata al momento del conseguimento della laurea. Per questo si parla di  di “titoli universitari abilitanti”.  "Le valutazioni sull'idoneità allo svolgimento della professione non vengono soppresse- ha spiegato il relatore On Manuel Tuzi (M5S)-  ma semplicemente anticipate al tempo di studi universitari.

L'esame finale del corso di laurea deve  comprendere lo svolgimento di una prova pratico-valutativa, tesa ad accertare le competenze tecnico-professionali acquisite con il tirocinio svolto nell'ambito del corso di studi. Al fine di questa valutazione, è previsto che la commissione giudicatrice sia integrata da professionisti di comprovata esperienza, designati dalle rappresentanze nazionali dell'ordine o del collegio professionale di riferimento.

Lauree e professioni "di prossimità"-   L'Aula si è soffermata sulle ragioni che hanno portato il Legislatore ad occuparsi prioritariamente di alcune lauree. L'On Paolo Lattanzio (PD) ha spiegato che sono state individuate lauree con valore di "prossimità"  prossimità e danno una rinnovata centralità a ciò che è comunità sociale e a quei servizi di prossimità che, fra l'altro, rappresentano gli elementi alla base della cultura politica del Partito Democratico e la prosecuzione naturale di un lavoro sulle case di comunità, sulla sanità di prossimità locale, sull'accoglienza diffusa, sul Servizio sanitario nazionale vicino ai cittadini, sin dalla nascita". Tutti questi aspetti - ha aggiunto--ono assolutamente vicini al lavoro che svolgono periti, geometri, farmacisti, veterinari e paesaggisti, cioè esattamente quelle professioni che noi rendiamo più agevoli e più veloci nella conclusione del proprio iter, professioni che incidono direttamente sul benessere della comunità e sulla disponibilità - mi viene da dire a chilometro zero - di servizi strategici dei quali il COVID, ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, ha evidenziato la centralità".

Collegato fiscale e obiettivi del PNRR- Il Governo ha collegato il provvedimento alla manovra di finanza pubblica per il 2021. Inoltre, l'introduzione delle lauree abilitanti è stata inclusa tra la riforma della componente del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con la finalità di semplificare e velocizzare l'accesso al mondo del lavoro.

Pur trattandosi di un disegno di legge presentato dall'ex Ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, la sua approvazione è auspicata anche dalla nuova Ministra Cristina Messa.